[Ore 10.18]\r\nL’udienza sarebbe praticamente da chiudere, mancando i teste d’accusa.\r\n\r\n[ore 10.20]\r\nC’è un’ultima scaramuccia formale tra Narducci e la difesa Ambrosino, pare. Niente di che. Ghione di Striscia si mette in piedi sulla sedia accanto la mia. Dichiarazione spontanea dell’ex arbitro De Santis.\r\n\r\n[Ore 10.23]\r\nLa Morescanti, che ha preso anche la procura della Fazi, si riserva di fare deduzioni su possibili integrazioni alle 75 telefonate, accettate oramai da tutti. De Santis alla voce. Non si sente nulla. L’unica cosa di cui si parla è il mistero delle integrazioni. Quali sono le nuove telefonate ?\r\n\r\n[Ore 10.25]\r\nDe Santis si pone un interrogativo. Sono stato spiato da Tavaroli/Telecom e non han trovato nulla. Poi sono stato indagato da Auricchio e i mezzi ben più potenti di una Procura della Repubblica. Come mai solo per aver preso delle magliette al termine di Lecce-Juventus sono stato associato a Cupole ?\r\n\r\n[Ore 10.30]\r\n“Sarei stato” – continua con la voce rotta dal dolore l’ex arbitro migliore d’Italia De Santis – “il fondatore della Combriccola romana. In base a queste accuse, non sono potuto neanche più uscire da casa. Per la vergogna e la paura. Poi in udienza Auricchio stesso quattro anni dopo ha negato l’esistenza di questa combriccola che m’ha rovinato la vita. Ho dovuto aspettare quattro anni per sentire in quest’aula che con Lecce-Parma non c’entravo niente, perché i giocatori avevano semplicemente smesso di giocare. Quattro anni con una definizione datami dai carabinieri: alto profilo delinquenziale. Ero innocente e m’hanno rovinato”.\r\nCasoria: “Capita a tanti, chiunque può sbagliare”. A De Santis non basta. Allora Casoria: “Non si preoccupi. Il popolo controlla”.\r\n\r\n[Ore 10.33]\r\nPoi De Santis parla dell’ennesima umiliazione. Aver dovuto scrivere una lettera di scuse alla famiglia Facchetti per “evitare una condanna certa ed ancora una volta il linciaggio morale”. L’ha dovuta scrivere pur essendoci agli atti di questo processo le prove che non aveva diffamato nessuno. Tantomeno un defunto. Gianfelice Facchetti non solo non gli ha mai chiesto scusa. Ma continua a esternare, parlando anche fraudolentemente di schede svizzere, cercando di distrarre la pubblica opinione dalle telefonate tra l’ex arbitro e il padre, Giacinto Facchetti.\r\n\r\n[Ore 10.38]\r\nDe Santis continua ignorando le lamentele del giudice Casoria. Lecce-Parma: sarebbe bastato ascoltare addirittura Zeman (che parlò e protestò le colpe semmai dei calciatori). Sarebbe bastato fare le indagini a trecentosessanta gradi come prescrive la legge. Cioé, anche a favore dell’indagato. Non ci sono telefonate tra lui e Moggi. Sarebbe stato associato, sdoganato, riassociato. Avrebbe ricevuto una scheda svizzera paradossalmente da sdoganato, quando cioé con Moggi secondo Auricchio aveva rotto. Gli altri arbitri facevano quello che volevano. Collina, Trefoloni, Rosetti. Le intercettazioni di Collina a fronte delle sue magliette sono state ben più gravi. Ma stranamente giudicate irrilevanti. De Santis chiede (il) conto. Qualcuno deve pagare.\r\n[Ore 11.00] da Tuttosport\r\nIl pm ha depositato agli atti l’intervista a Zamparini. In aula c’è stata una lunga dichiarazione spontanea di De Santis. La sintesi: Auricchio mi aveva insegnato, quando avevo svolto un corso con lui, che le indagini devono essere fate a 360 gradi e invece scopro che ci qui ci sono intercettazioni in cui altri arbitri parlano e non vengono accettati. Ci sono telefonate aberranti con Collina, Rosetti e Trefoloni e anche altri. La mia vita è stata sconvolta, mi hanno intercettato e pedinato quelli della securty Telecom, come risulta dagli atti di Milano, per poi dire che non c’era nulla di scorretto nei miei comportamenti. Perchè non si è fatto altrettanto in una indagine ufficale e non c clandestina da parte della polizia? Si doveva indagare a 360 gradi alla ricerca della verità e questo non è successo.\r\n\r\n[Ore 11.10] da Tuttosport\r\nA causa della nube causata dal vulcano islandese, che ha creato problemi con i voli, oggi non è stato possibile ascoltare Ancelotti e Salvagno, ispettore di Torino. Niente da fare neanche per quanto riguarda l’avvocato di Pairetto, che doveva depositare le ulteriori telefonate. Il giudice Casoria ha stabilito che nell’udienza del 4 maggio sarà presente il perito nominato da corte che trascriverà le 74 intercettazioni richieste da Moggi e altre 20 richieste da Pairetto. I tempi si allungano, per la trascrizione ci vogliono almeno 30-40 giorni. Nuova udienza il 27 aprile: riconvocati Ancelotti e l’ispettore Salvagno, i pm concluderanno il controesame ascoltando, a partire dal 27, il magistrato Cosimo Maria Ferri, l’ex arbitro Cuttica, Guglielmo Pepe, Fabio Vignaroli e il tecnico del Manchester City, Mancini.