Lippi: “Totti? Non lo chiamo più”
Il CT della nazionale è categorico su un probabile ritorno del capitano della Roma in nazionale: “Non se ne parla proprio”. più possibilista su Cassano, ma si tratta di un’apertura di cui abbiamo sentito più volte, ma che non si è mai concretizzata.\r\n\r\nda LaStampa.it\r\nTotti no, Cassano forse. Alla prima convocazione dopo la delusione della Confederation’s Cup, Marcello Lippi chiarisce in parte le sue intenzioni a proposito dei due nomi tornati d’attualità nelle scorse settimane. E chiude la porta definitivamente alle ipotesi di un ritorno del numero dieci della Roma.\r\n«Totti ha preso la decisione di lasciare la nazionale e io non ho intenzione di tornare indietro su questa decisione», ha detto il ct. «Tutte le volte che a Totti viene chiesto della nazionale, lui risponde che ha un rapporto di grande stima con me», ha poi aggiunto Lippi commentando le dichiarazioni del romanista («se Lippi mi chiama, ci penso due volte»). «Totti è stato un giocatore straordinario – ha concluso Lippi – ma ha preso la sua decisione e io non ci tornerò su». E Cassano? «Faccio le mie convocazioni sulla base di criteri tecnici e psicologici», l’unica risposta del ct.\r\nprimo anno di preparazione al Mondiale è passato, e Marcello Lippi accelera sulla via di ricostruzione del gruppo azzurro per Sudafrica 2010. «Non bisogna più perdere tempo», dice il ct commentando le convocazioni per l’amichevole Italia-Svizzera per la quale del gruppo consolidato sono rimasti a casa giocatori come Toni, Amelia, Montolivo e Gamberini. «Nomi non ne faccio – ha proseguito Lippi -, se qualcuno però nel recente passato non ha dato certe risposte, sta a casa. La mia non è una bocciatura, se quel qualcuno mostrerà una crescita tecnica, la situazione cambierà».\r\nDopo la delusione della Confederation’s Cup, Lippi ha ribadito di non ritenere necessaria una rivoluzione completa ma ha di fatto chiamato cinque giovani di cui due novità assolute (Marchisio e Criscito). «Una cosa però la voglio chiarire: non ho mai detto che abbiamo una possibilità su un miliardo di vincere il Mondiale. Sono convinto che l’Italia ne abbia molte di più: il mio discorso era, se abbiamo quel minimo di chances, non è certo abbandonando i giocatori di esperienza».\r\n[poll id=”9″]