«Io fame di vittorie? Sì, non ci si abitua mai a vincere. Si trovano sensazioni che quando mancano da un po” di tempo si cerca di ritrovarle ed è quello che ho intenzione di fare. Questo inverno vedremo. Mi sono stancato di non stare in panchina. L’estate mi piace molto però di sicuro un altro inverno a casa senza far niente non lo faccio. Nel giro di un mesetto sono pronto a tornare». Firmato Marcello Lippi. Ai microfoni de La Politica nel Pallone su Gr Parlamento l’ex ct azzurro ha chiarito i suoi progetti futuri, escludendo categoricamente un ritorno sulla panchina dell’Inter: «Idee? Preferibilmente l’estero, salvo casi eccezionali. Preferibilmente una nazionale, magari prepararla per il Mondiale 2014 in Brasile. L’Inter? Sono già stato a Milano e questa idea all’Inter non mi passa per l’anticamera del cervello».\r\n\r\n«Napoli da scudetto»\r\n«Napoli da scudetto? è da scudetto anche se loro sono scaramantici, non vogliono sentirlo. Sono realtà che non si possono disconoscere – spiega ancora Lippi – una squadra che va avanti con qualità e fa bene contro il Manchester e poi batte il Milan con entusiasmo e autorità non può tirarsi indietro. Mazzarri deve convivere con questa parola e magari accaparrarsela. Cavani è un giocatore straordinario».\r\n\r\n«Juve a immagine di Conte»\r\nCapitolo Juve: «Ho visto la juventinità, la voglia di lottare su tutte le palle che erano le caratteristiche di Conte da giocatore e le ha trasmesse alla squadra. Pirlo? Il Milan ha fatto delle scelte con Allegri, in considerazione che che Andrea si era fatto male e so quanto ha pesato per tutto il Mondiale quella assenza. Allegri ha dovuto condividere con questo e ha fatto altre scelte. Con Van Bommel è andata bene e poi c’era un rinnovo da discutere con la società che ha fatto delle scelte. Sapevano che per caratteristiche e carisma è un giocatore che aveva ancora molto da fare. Alla Juve c’era bisogno di un punto di riferimento».\r\n\r\n«Inter con tanti problemi»\r\nQuanto all’Inter «è come la Roma. Vale lo stesso discorso. Gasperini ha trovato tanti problemi e difficoltà, con infortuni. Ha perso il primo trofeo giocando una discreta partita. Adesso deve recuperare i giocatori importanti». La Roma «ha un cambiamento di filosofia, programmazione, lavoro. Una grossa mano l’hanno data i giocatori veterani, hanno fatto capire ai tifosi di apprezzare il lavoro del nuovo allenatore. La squadra ha un progetto di gioco, è apparso nettamente. Per la Lazio dico che i tifosi si aspettavano qualcosa di più in Coppa ma Reja ha lavorato benissimo ed è in grado di far bene».\r\n\r\nCredits: La Stampa\r\nFracassi Enrico