Lippi: “Del Neri penalizzato dagli infortuni. Nessuno come Del Piero”

L’ex allenatore della Juventus e della Nazionale campione del mondo, Marcello Lippi, nella giornata del suo 63esimo compleanno è stato ospite della trasmissione radiofonica ‘Stile Juventus’, condotta da Nicola De Bonis, con il quale ha scambiato una serie di battute dagli spunti davvero  interessanti. “Questo campionato è diverso rispetto agli ultimi, da tempo non c’erano tre squadre a giocarsi il titolo – ha detto Lippi in merito alla Serie A di quest’anno – Si prospetta un finale spettacolare. Il MIlan sembra forte, concreto e determinato, il Napoli sta vivendo una stagione entusiasmante e forse neanche loro si aspettavano di lottare per lo scudetto. Ma l’entusiasmo di quella città tutti sappiamo quanto può essere importante. L’Inter con il suo organico di primissimo piano sicuramente non mollerà fino all’ultimo”.\r\n\r\nJUVENTUS PENALIZZATA DAGLI INFORTUNI\r\n“La Juventus aveva iniziato bene, posizionandosi in una parte importante della classifica che gli faceva pensare di potersela giocare fino in fondo. Poi gli infortuni hanno condizionato il cammino notevolmente. Quagliarella stava facendo benissimo e stava risolvendo tante gare importanti. Poi sono andati fuori ancora altri uomini importanti. Non è mai facile così. Adesso ha fatto queste tre vittorie di fila recuperando qualche giocatore; alla Juve è già successo anche in passato di ritrovarsi nello spogliatoio, di parlare e dire vinciamo queste ultime partite e poi vediamo quello che succede. Ora ne ha vinte tre, è una squadra in grado fare un filotto importante e alla fine di queste potrebbe esserci anche la Champions League. E difficile sicuramente ma ci proveranno fino alla fine”.\r\n\r\nDEL PIERO L’HIGHLANDER\r\n“Alessandro è unico, in qualsiasi parte del mondo si vada è la Juventus. Vive la sua professione in una maniera completa, determinata. Voi vedete che quando qualcuno gli prospetta la chiusura della carriera lui risponde sul campo con prestazioni eccezionali. E giocherà ancora ad alti livelli. Si sente calciatore e ancora per tanto tempo”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni