Secondo molti addetti ai lavori ci sarebbero molte analogie tra la Juventus di Marcello Lippi del 1994 e l’attuale progetto bianconero che vede come timoniere Antonio Conte. ‘Tuttosport’ ha pertanto raggiunto il tecnico campione del mondo 2006 per conoscere il suo pensiero in merito a queste analogie: “Una decisione giusta, perchè Conte rappresenta in modo forte la juventinità, che ha impersonato da giocatore e capitano. Lui è stato uno dei protagonisti di una Juve protagonista, sa come si fa e come ci si comporta. E’ stato un trascinatore in campo, lo sarà anche in panchina – ha ammesso Lippi -. Cos’è la juventinità? Quell’entusiasmo, quella determinazione, quella rabbia agonistica che ha sempre contraddistinto questa squadra. Conte può risvegliare il vecchio spirito e insegnarlo ai nuovi. Vedo l’entusiasmo giusto nell’ambiente. Paragoni con il 1994? In quella stagione arrivarono tanti campioni e molti ne avevo trovati lì: così si creò una grandissima squadra. Ora mi sembra che ci siano i presupposti per ricreare quello scenario, anche perché le intenzioni della società mi sembrano chiare, c’è la volontà di fare un mercato importante e rafforzare la squadra“.\r\nIl primo nuovo ingresso dell’organico risponde al nome di Andrea Pirlo, uno che Lippi conosce molto bene: “La Juve ha concluso una grande operazione. Anzi, siccome l’ha preso a parametro zero, significa che è un magnifico affare. Pirlo non si discute: è un fuoriclasse assoluto ed è in grado di adattarsi a qualsiasi situazione tattica. Ha classe, intelligenza e la personalità per dare un’impronta netta a qualsiasi squadra. La Juventus non si pentirà di averlo ingaggiato e Conte saprà utilizzarlo al meglio – ha aggiunto il CT campione del mondo -. Ora servono solo un paio di giocatori molto importanti e la squadra può diventare molto competitiva nelle mani di Conte. La base c’è e mi sembra di aver capito dai propositi della società che il mercato sarà di quelli di primissimo livello”.