Stephan Lichtsteiner torna a disposizione tra un mese, parola del dottor Fiorenzo Gaita, direttore della cattedra di Cardiologia dell’Università delle Molinette, che venerdì scorso ha operato il terzino svizzero della Juventus. “Stephan sta benissimo – le parole del luminare al ‘Corriere dello Sport’ – l’operazione è durata meno di un’ora. Il flutter atriale è un’aritmia degli atrii, causa un aumento dei battiti al minuto da 60 fino a 300. E può provocare malessere e difficoltà respiratorie. Due le possibilità: prendere medicine per tutta la vita, cercando di prevenire il problema e peraltro riuscendoci solo nel 60% dei casi. O l’intervento di ablazione: si inserisce un catetere all’interno del cuore e si esegue una piccola bruciatura del tessuto patologico. È un intervento molto diffuso – continua il dottor Gaita – , la prima scelta per i pazienti sportivi. In 30 giorni si ha la guarigione, poi andranno rifatti gli esami e se l’esito è positivo verrà ridata l’idoneità agonistica”. \r\n\r\nInsomma, scampato il pericolo di un stop di ben sei mesi, Lichtsteiner può tornare a sorridere e tramite la propria pagina Facebook ringrazia tutte le persone che gli sono state vicine in questi giorni:\r\n
Ciao carissimi, l’intervento è andato bene. Un grazie di cuore a tutti voi tifosi e amanti del calcio per i vostri messaggi e pensieri. Un grazie ai compagni di squadra, a tutto lo staff medico del reparto cardiologia del Ospedale Cardinal Massaia di Asti ed in particolare al professor Gaita. Un grazie anche allo staff medico Juventus e a tutti voi per il vostro incredibile supporto e affetto. Darò il massimo per ritornare presto in piena forma! Un abbraccio, Steph.
\r\nIntanto, l’infermeria Juve si sta via via svuotante: contro il Bologna Kwadwo Asamoah andrà in panchina e se le cose dovessero mettersi bene, potrebbe tornare in campo a 10 mesi dall’intervento al ginocchio. Gli altri, Marchisio, Sturaro, Pereyra, Mandzukic e Caceres (messo fuori rosa) torneranno dopo la sosta per le nazionali.