Stephan Lichtsteiner, pendolino svizzero della Juventus, è stato intervistato oggi da ‘Premium Sport’. L’ex Lazio ha fatto il punto sul 2015 che volge al termine e si proietta verso un 2016 di altre soddisfazioni, senza ovviamente dimenticare il periodo più buio della propria carriera e quell’operazione al cuore che poteva interrompere la sua avventura personale. “E’ stato un periodo in cui ho riflettuto tanto, in cui speravo di rientrare i prima possibile – ha esordito -. All’inizio non sapevo che problema fosse di preciso e continuavo a pensarci. Alla fine è andato tutto bene”.\r\n\r\nDopo tre anni favolosi sotto la guida di Antonio Conte, l’estate scorsa la svolta: arriva Allegri e tutti si aspettano una Juve meno forte, che invece sfiora addirittura il ‘triplete’. “Un po’ me l’aspettavo – continua – . Sapevamo che sarebbe stato un altro anno difficile, anche per il cambio dell’allenatore. La squadra comunque è forte, abbiamo grandi campioni che giocano su alti livelli da anni, quindi da questo punto di vista non sono stato sorpreso per l’anno che abbiamo fatto”.\r\n
\r\nIl più grande rimpianto, rimane ovviamente la finale di Champions League persa a giugno scorso contro il Barcellona nella cornice di Berlino. Eppure, Lichtsteiner rigiocherebbe la partita allo stesso modo, anche dopo il pareggio di Morata, quando invece una maggiore prudenza magari sarebbe stata più utile: “Secondo me abbiamo fatto bene a giocare in quel modo dopo il gol di Morata, perché c’è stata una situazione in cui potevano darci un rigore, altri due tiri in cui potevamo fare meglio e se fossimo andati in vantaggio sarebbe stata un’altra partita. Ora comunque è finita – prosegue – , fa sempre male ma non ci dobbiamo più pensare. Ci riproveremo quest’anno. Ci sta perdere col Barcellona ma rimane comunque una grande delusione perché volevamo vincere a tutti i costi, eravamo vicini a farlo contro la squadra più forte di sempre per me. Ma certamente, nonostante questo, la delusione rimane sempre”.\r\n\r\nDopo un avvio di campionato a singhiozzo, la Juventus ha ricominciato a correre e con l’inizio dell’anno l’obiettivo è quello di tentare l’aggancio alla vetta: “All’inizio di quest’anno eravamo in difficoltà, nonostante avessimo fatto delle buone prove. Non riuscivamo a segnare e subivamo gol alla prima occasione che concedevamo agli avversari. Ci siamo parlati dopo il Sassuolo ma anche senza parole avremmo fatto lo stesso questo percorso perché la squadra è forte – conclude – e non sono sorpreso che siamo tornati su questi livelli”.