\r\n\r\nHa ricominciato il campionato alla grande: gol all’esordio e due prestazioni più che convincenti con la solita grinta che lo contraddistingue, Stephan Lichtsteiner è pertanto pronto a lanciarsi verso nuovi traguardi, anche con la nazionale Svizzera impegnata nella qualificazioni verso Brasile 2014: “Non vediamo l’ora di iniziare. L’unica cosa che conta è vincere. Una vittoria darebbe la giusta direzione per andare in Brasile. Nessuno vuole rivivere la falsa partenza della passata stagione“, dichiara a ‘Le Matin’. “La qualificazione è come uno sprint. Se dovessimo perdere, sappiamo quello che ci aspetta. Se siamo mentalmente preparati a vivere queste sfide con la pressione, allora potremo attraversare l’Atlantico nel 2014. Ciò che conta non è ciò che dicono i giornali, ma se faremo punti, questo contribuirà a creare euforia“, continua il difensore svizzero prima di tornare a parlare di Juventus. “La verità è che noi non cambiamo squadra con tanta facilità come può pensare la gente. La Juventus è uno dei più grandi club al mondo. Qui mi sento bene, qui mi sento amato. Rigiocheremo la Champions League, si va a caccia di tutti i titoli. Dove avrei potuto trovare questo altrove? Ciò ha rafforzato il mio desiderio di rimanere. E, ad essere sinceri, nessuna offerta era veramente straordinaria“, precisa sulla querelle estiva che lo ha visto al centro di un possibile trasferimento al PSG.\r\n\r\nLichtsteiner, poi, non poteva non tornare sulla partenza di Del Piero per Sidney: “Di Alex – afferma Licht – mi ha colpito la sua umiltà. Lui non ha gettato mai polvere negli occhi, ciò gli ha permesso di essere migliore degli altri. Lui è il meglio del meglio, a livello umano un tipo eccezionale. Per il calcio svizzero mi sarebbe piaciuto che Christian Constantin (presidente del Sion, ndr) fosse riuscito a fare il colpo“.