Nell’ultima partita di campionato, prima della sosta, la Juventus ha battuto il Milan 1-0 grazie a un gol giottesco di Dybala, dopo una prestazione tutt’altro che sfavillante fornita dai bianconeri. Ancora una volta, come da un mese circa, un match deciso da una prodezza di un singolo. A tuo giudizio, da cosa può dipendere l’attuale involuzione nel gioco della squadra di Sarri?
«Il gioco si è già visto e ritornerà. Non bisogna dimenticare le partite brillanti con compagini di livello come Atletico Madrid, Napoli e Inter. La causa di questo momento di transizione, solo relativa al gioco, perché i risultati sono eccellenti, può esser dato da due fattori: la rosa ha patito assenze per parecchi infortuni e gli uomini che rientrano devono ancora trovare la miglior condizione, unitamente ad altri che in questo ultimo periodo non hanno brillato particolarmente. Secondo, il gioco di Sarri è assai dispendioso, sia sul piano fisico che mentale, e va esercitato con grande costanza di rendimento. La vera Juve sarriana si vedrà tra dicembre e gennaio, lo hanno asserito anche Buffon e Chiellini, due pilastri dello spogliatoio che vivono le cose dall’interno e conoscono da vicino il Mister. Il tifoso bianconero deve avere grande positività ed ottimismo».
Come accaduto in Champions con il Lokomotiv Mosca, Cristiano Ronaldo è stato sostituito anche contro il Milan, questa volta addirittura dopo pressappoco un’ora scarsa di gara. Dunque, due sostituzioni consecutive per il fuoriclasse lusitano. Dal tuo punto di vista, lesa maestà nei confronti di una leggenda vivente del calcio oppure scelta oculata e coraggiosa da parte di Maurizio Sarri?
«Ronaldo ha sbagliato ad uscire dal campo e a rifugiarsi negli spogliatoi senza passare dalla panchina, non ci sono scusanti. É nervoso, non è brillante ed è stato assillato da un problema fisico di lieve entità. La Juventus ha un regolamento interno e da quello non si scappa. Solo chi viola alcuni codici va incontro ad una multa. Accadde lo stesso il 29 gennaio del 2017, in un Sassuolo-Juve, quando Dybala uscì dal campo contrariato e non salutò Mister Allegri. La società non lo multò. La cosiddetta punizione per Ronaldo sarà chiedere scusa a staff e compagni di squadra, guardandoli negli occhi, al suo ritorno a Torino. Mi risulta che le cose siano già state appianate la mattina dopo Juve-Milan, mentre la prossima settimana ci sarà solamente il faccia a faccia con la squadra dopo gli impegni con le nazionali. Diciamo che il “caso Ronaldo” è stato montato ad arte dall’opinione pubblica, ma questa non è una novità purtroppo: un refolo di vento diventa una burrasca se si tratta di casa Juve. La società ha dimostrato, negli anni, di saper gestire perfettamente questo genere di cose, il gruppo è sano, affiatato e va alla ricerca di vittorie, tutto il resto è materia di discussioni da parte di tifosi e dispensatori di notizie. A qualcuno piacerebbe una rottura tra il fuoriclasse lusitano e la Juve, ma nulla di tutto ciò accadrà. Sarri ha soltanto fatto ciò che deve fare un allenatore: se vede un interprete in campo non rendere per il collettivo, ha tutto il diritto di cambiarlo, prova ne sia che in campionato e in coppa gli avvicendamenti hanno fruttato due successi, con chi è entrato in campo subito decisivo. Ronaldo tornerà a fare il fenomeno. Su questo non esistono dubbi».
A proposito di scelte, nel recente periodo mister Sarri ha utilizzato sempre più Bernardeschi in posizione di trequartista nel suo 4-3-1-2, perché secondo l’ex tecnico di Napoli e Chelsea il numero 33 bianconero è in grado di garantire un certo equilibrio tattico. Tu ritieni che questa sia una soluzione giusta o invece preferiresti vedere uno fra Douglas Costa, Ramsey oppure Bentancur nel ruolo di mezzapunta già nell’undici iniziale?
Quanto al pacchetto difensivo, al netto di ciò che si è visto fino ad oggi, pensi che Demiral meriti maggiore considerazione tenendo conto del suo irrefutabile talento?
«Demiral mi piace molto, è forte fisicamente e a livello mentale, ma ha bisogno di fare apprendistato e crescere rapidamente, capendo cosa pretende da lui Maurizio Sarri. Il ragazzo turco è stato sicuramente penalizzato dalla sua voglia di strafare, mista ad eccessiva irruenza, mostrata nella gara casalinga contro il Verona, dove provocò un penalty e non fece bene. Quella partita ha evidenziato il fatto che il difensore ha ancora bisogno di tempo per entrare nei meccanismi, ma il futuro è dalla sua parte. Quanto alle voci di cessione a gennaio, come accaduto in estate, la Juve ha proposte sul tavolo da alcuni club, ma anche a causa dell’infortunio di Chiellini, i dirigenti non hanno intenzione di privarsi di un talento e numericamente di un centrale difensivo. La Juventus ha necessità di avere in rosa 4 centrali, per non incorrere in problemi, come accaduto lo scorso anno a gennaio».
In Europa la Vecchia Signora ha già staccato il biglietto per gli Ottavi di Champions, con due turni d’anticipo, in seguito alla vittoria (1-0) all’ultimo respiro a Mosca contro il Lokomotiv, tre punti conquistati con un gol da fantascienza di Douglas Costa. Ora la missione sarà concludere il girone cercando di guadagnarsi il primo posto nel gruppo D. Sotto l’aspetto dell’approccio mentale e della concentrazione, che Juve ti aspetti nelle ultime due sfide europee?
«Il primo posto del raggruppamento deve essere un obiettivo, e vista la sconfitta nel quarto turno dei Colchoneros di Simeone, è davvero a portata di mano. Quindi mi attendo una squadra concentrata e tonica, in modo che, a traguardo tagliato, la situazione consenta a Sarri di dare spazio a chi ha giocato meno. Dal punto di vista economico la Vecchia Signora, con la qualificazione anticipata di ben due turni, cosa che non accadeva da 11 anni, ha già intascato 73,7 milioni di euro, cifra in grado di essere ritoccata al rialzo con ulteriori due successi. La Champions va affrontata sempre con grande applicazione e impegno, il giusto atteggiamento, poichè in Europa non ci sono mai partite facili. Un modo per forgiare, ancor di più, la giusta mentalità da Champions League che tutti i tifosi juventini si attendono dagli Ottavi in poi».