Leonetti: “Col Genoa sconfitta indolore, ma chi gioca meno deve dare di più”

Franco Leonetti, puntuale giornalista e profondo conoscitore del mondo Juventus, fa il punto della situazione sui bianconeri

Dopo 6 lunghi mesi di imbattibilità in campionato, è arrivata la prima sconfitta per la Juventus, a Genova con il Genoa di Prandelli, che ha superato i bianconeri 2-0. Questa battuta d’arresto era da mettere in conto in seguito all’enorme sforzo fisico e mentale profuso dalla Vecchia Signora nel big match di Champions contro l’Atlético Madrid?

«La Juve ha fatto una vera e propria impresa storica eliminando l’Atlético Madrid. Una serata che resterà negli annali, ma che prosciuga mente e muscoli. A Genova abbiamo notato una Juventus spenta, scollegata, senza motivazioni. Le scorie delle Champions si sono fatte sentire decisamente. Certo, si attendeva una risposta secca da chi gioca meno, ma non è andata così. Il Genoa aveva molti più stimoli e ha dimostrato ancora una volta che, nel calcio, l’assioma motivazionale funziona. Una battuta d’arresto che ci sta. I bianconeri non cadevano in trasferta in campionato da 28 gare, e questa è la prima débacle dell’intero torneo. Ovvio, perdere non fa mai piacere, però è una sconfitta indolore anche per il +15 sul Napoli, anche se in verità sono 16 le lunghezze di vantaggio, visti gli scontri diretti appannaggio della Vecchia Signora. Ora pausa per le Nazionali, poi la Juve dovrà ripartire di slancio. Ci saranno tanti impegni basilari che valgono un’intera stagione».

A proposito della sfida europea, la Juventus ha disputato una gara semplicemente strepitosa. Cristiano Ronaldo ha giganteggiato, coronando la sua prestazione stellare con una magica tripletta. Oltre a lui, eccezionali Bernardeschi, Emre Can e Spinazzola. Escluso CR7, ti aspettavi una crescita così esponenziale e importante da parte di questi tre calciatori soprattutto in campo internazionale?

«Serviva la vera Juve per passare e vera Juve è stata. Allegri, come sempre accade ogni anno, aveva promesso di portare la squadra in forma per marzo e così è stato. Ora mi aspetto che tutti i giocatori in rosa possano raggiungere il top fisico da mantenere fino a giugno, poiché l’annata si deciderà nei prossimi mesi. Spinazzola aveva bisogno di tempo per riprendersi dall’intervento al crociato con 6 mesi di stop, Emre Can dopo la bruttissima parentesi del problema tiroideo sta diventando il centrocampista totale che tutti attendevamo, Bernardeschi sta esplodendo. Insomma, il 12 marzo tutti hanno recitato la loro parte in maniera sublime, augurandoci che Mister Allegri possa recuperare giocatori importanti fuori per infortuni diversi».

leonetti intervista jmaniaSoffermandoci un momento su Leonardo Spinazzola, ritieni che possa nascere un dualismo fra lui e Alex Sandro, da qui al termine della stagione, per un ruolo da titolare della corsia mancina?

«Spinazzola è un giocatore da Juve, chi aveva dubbi mi auguro se li sia tolti. Non solo per la super prova in Champions, ma anche per la positività delle sue prestazioni ogni volta che è stato chiamato in causa. L’ex atalantino, in questo momento, ha più sprint in fase offensiva, ma Alex Sandro ha imparato a difendere ed è più forte di Spinazzola in fase di ripiego. Se il ragazzo maturerà a breve anche nella fase difensiva, ritengo che il brasiliano dovrà preoccuparsi non poco. L’abilità di Allegri è la solita e di assoluta qualità tecnico-tattica, ovvero saper utilizzare gli uomini giusti a seconda della partita e dell’avversario. Leonardo Spinazzola ha guadagnato punti e tornerà assai utile da qui a fine stagione».

Prima hai parlato di sosta per le Nazionali. Dopo questa pausa, quali saranno gli uomini che Max Allegri potrebbe recuperare più in fretta dagli infortuni?

«Allegri conta di recuperare a breve infortunati che, in questo momento, sono estremamente importanti per fare turnover, attivare rotazioni e operare scelte. Dopo la sosta si rivedrà De Sciglio già con l’Empoli. Douglas Costa, Khedira e Barzagli saranno da valutare, mentre Cuadrado, fuori dalla lista Champions, dovrebbe tornare sul prato ad aprile. Tutti uomini utili e da riacquistare secondo i tempi prestabiliti dallo staff medico. Certo che riavere Douglas Costa e Khedira anche per la Champions solletica (e non poco) la fantasia di ogni tifoso juventino».

Dall’urna di Nyon la Juventus ha pescato l’Ajax per i Quarti di Finale di Champions League. Quali sono i maggiori pregi e difetti della squadra olandese?

«Personalmente volevo affrontare l’Ajax, una sfida affascinante e storica che intriga. I Lancieri giocano bene, sono veloci e hanno una media anagrafica molto giovane. Hanno incantato contro il Real Madrid, ma prestano il fianco alle squadre massicce che sanno attaccare in maniera articolata, con un pressing organizzato e una verticalizzazione pronunciata. Compagine da prendere con le molle, ovviamente, ma che ha poca esperienza internazionale nell’ultima decade. La squadra di de Ligt, infatti, da ben 16 anni non raggiungeva la fase eliminatoria della massima coppa europea. La Juventus dovrà tenere gli occhi aperti, perché è tutt’altro che un turno scontato, però sulla carta i bianconeri sono più forti degli olandesi. L’Ajax, tra l’altro, in campionato non sta facendo benissimo, seconda a 5 punti dal PSV Eindhoven, segno che i difetti della splendida linea verde orange ci sono. E la Juve potrà tentare di sfruttarli al massimo, capitalizzando così il passaggio del turno, a patto di disputare altre due performance di livello assoluto come accaduto all’Allianz Stadium».

Cristiano Ronaldo, dopo il gesto tutt’altro che edificante dell’Allianz Stadium contro i Colchoneros, sarà regolarmente in campo nel doppio confronto con i Lancieri oppure rischia seriamente la squalifica?

«La UEFA ha aperto proprio oggi un procedimento disciplinare nei confronti di Cristiano Ronaldo per l’esultanza con l’Atlético Madrid. Il portoghese rischia un’ammenda o eventualmente una squalifica. La decisione in merito è prevista per il 21 marzo. Diciamo che, secondo le regole, Ronaldo potrebbe rischiare di essere squalificato se gli fosse contestato l’articolo 15. Ma in realtà è stato impugnato l’articolo 11, lo stesso di Simeone, per spiegare al meglio. Quindi, la sanzione più plausibile ed equa, secondo le normative, è un’ammenda pecuniaria senza alcuna sospensione. Se la UEFA dovesse squalificare ugualmente CR7, solo per l’articolo 11, sarebbe una forzatura senza nessun precedente. Ergo, giusto attendere il pronunciamento dell’organo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio europeo, ma mi aspetto una multa e nulla più».