Leonetti: “De Ligt se parte Rugani, difficile sostituire Higuain”

Arguto osservatore del mondo bianconero, il giornalista ed esperto di mercato Franco Leonetti analizza nel dettaglio le operazioni dei dirigenti della Juve

Ad oggi la dirigenza bianconera ha mantenuto le promesse ringiovanendo la rosa con innesti  di eccellente qualità. Come valuti il mercato Juve sino a questo momento?

«Siamo ai primi giorni di luglio e ritengo sia troppo presto per valutare l’operato di Marotta e Paratici. Il voto parziale è un 8. Perin è stato preso bruciando la concorrenza: un ottimo affare. Emre Can è un acquisto a parametro zero semplicemente straordinario, battendo tutti i top club europei che avrebbero voluto il centrocampista tedesco, Cancelo era una priorità per la fascia destra ed è stato ottenuto. Ora serve vendere bene, per poi affrontare e risolvere le questioni legate alla punta, a Rugani e Benatia. Sarà un lungo mercato estivo, senza escludere sorprese. Visto l’inizio, il tifoso juventino può aspettarsi un calciomercato di grande livello».

A proposito  di  giovani e, nello specifico proprio di  Rugani, il centrale difensivo toscano potrebbe  lasciare   la  Vecchia  Signora per  trasferirsi  al Chelsea, soprattutto in caso di un arrivo sempre più probabile di Maurizio Sarri sulla panchina dei Blues. Qual è il maggior indiziato per sostituirlo se dovesse partire?

«40 milioni di euro per il cartellino di Rugani sono un’offerta pressoché irrinunciabile. Chiaro, dovrà esserci anche il gradimento del ragazzo, ma reputo che il difensore bianconero, con Sarri in panca, si senta pronto per il salto verso il Chelsea. Per l’eventuale sostituzione di Daniele Rugani la Juventus è avanti nella trattativa per de Ligt, centrale di 19 anni, già titolare fisso nella Nazionale olandese. Gioca nell’Ajax e costa 50 milioni, una sorta di predestinato al grande calcio. Il giovane, con Raiola procuratore, ha già visitato le strutture bianconere a Torino e ne è rimasto colpito. Poi starà al suo agente allacciare la trattativa come lui sa fare. Insomma, non resta che attendere che la prima tessera del domino si muova».

Focalizzando l’attenzione sempre sul tema relativo ai difensori, la permanenza in bianconero del sopracitato Medhi Benatia non è certa al 100%. Se il marocchino decidesse di comune accordo con la società di accasarsi altrove, Diego Godín sarebbe il suo sostituto ideale?

«Benatia ha ancora due anni di contratto con la Juve. Ha avuto qualche screzio nello spogliatoio a fine campionato, vedasi il gol del Napoli a Torino di Koulibaly, ma non è certamente detto che il difensore marocchino lasci i bianconeri, nonostante abbia tante richieste da Francia e Inghilterra. Medhi Benatia è un centrale di difesa esperto, conosce la Juventus come pochi, è reduce da una stagione di livello elevatissimo. Normale che se dovesse decidere di andare, l’idea Godín, uruguaiano che piace da tempo alla dirigenza, potrebbe rivelarsi un ottimo affare, visto che ha una clausola appena sotto i 20 milioni. Vedremo gli sviluppi. Ad oggi Benatia è più orientato a rimanere alla corte della Vecchia Signora».

Quanto al centrocampo, reparto che necessita di un miglioramento anche dopo l’approdo di un ottimo giocatore come Emre Can, Milinkovic-Savic e Golovin sono i reali obiettivi sui quali Marotta e Paratici si stanno concentrando con tutte le loro forze. Il serbo ha un costo piuttosto esoso, mentre per ciò che concerne il russo, pare che si sia inserito pesantemente il Chelsea. Qual è la situazione legata a questi due giovani e fulgidi talenti?

«Il centrocampo è l’assoluta priorità di questa campagna acquisti, e dopo Emre Can arriverà un altro colpo. La Juve ritiene Milinkovic-Savic l’uomo giusto, e proverà a far di tutto per prenderlo. Lotito, però, è un osso duro, un personaggio indecifrabile, e quando fissa un prezzo, quello rimane. Ormai lo si conosce. Sarà estremamente difficile, ma la Juventus ci proverà fino alla fine. La prima offerta per il serbo è stata rifiutata, ma la società ne preparerà una nuova senza, però, inserire Bentancur nell’affare, come Claudio Lotito aveva richiesto. L’uruguagio è considerato tantissimo da Allegri e dalla dirigenza, per cui non verrà inserito in nessuna trattativa. Per Golovin c’è stato un inserimento forte del Chelsea. Il patron dei Blues, Abramovic, vuole portare a tutti i costi il ragazzo russo a Londra, sia per immagine che per la bravura di questo centrocampista tuttofare. Roman Abramovic, quindi, potrebbe sposare la politica del CSKA Mosca, pronto a scatenare un’asta per monetizzare il più possibile. La Juventus osserva, ma a queste condizioni potrebbe anche ritirarsi, anche perché dando per partenti sia Sturaro che Marchisio, lo slot libero a centrocampo è solamente uno, con tutti i pensieri e le energie, in questo frangente di mercato, convogliate verso Milinkovic-Savic».

Franco LeonettiPer l’attacco, invece, Gonzalo Higuain potrebbe finire a Londra, sponda Chelsea, esattamente come Rugani, anche in questo caso richiesto a gran voce da Maurizio Sarri. Il Pipita è uno fra i migliori centravanti al mondo, motivo per cui rimpiazzarlo sarebbe un’impresa titanica. Se l’argentino abbandonasse Madama, il primo nome sulla lista sarebbe veramente Alvaro Morata?

«I Mondiali per il Pipita sono terminati. Quindi arriverà  il momento, da parte di Higuain, di pronunciarsi e scegliere: rimanere a Torino o ascoltare le sirene inglesi azionate dal suo vecchio maestro Sarri? I dirigenti bianconeri valutano il cartellino non meno di 60 milioni, ma la difficoltà nel reperire una prima punta di valore come Gonzalo (Higuain, ndr) mi pare evidente. Morata, ad oggi, non vale l’argentino, basti osservare e mettere a confronto le ultime due stagioni dei due centravanti. L’attaccante del Chelsea, in questo momento, non è vicino alla Juventus. Personalmente non cederei mai Higuain, sia per la sua forza, decisività e capacità, sia per la difficoltà enorme nel rinvenire un pari ruolo più giovane a un prezzo più abbordabile e con uno status di punta di quel livello. Dare il Pipita per sicuro partente è un errore, però sappiamo bene che non è incedibile. Dovesse decidere di rimanere, con il centrocampo che sta costruendo la Juve, con una linea mediana fortissima ad alzarsi e abbassarsi, forte in entrambi le fasi, Higuain potrebbe nuovamente giocare più vicino alla porta avversaria facendo sfracelli».