“Con la Juve è una gara fondamentale. Lascerà strascichi”. Contrariamente a quanto affermato da Ferrara, che non ritiene il match di domani più importante degli altri, Leonardo pensa che la sfida dell’Olimpico possa fare da spartiacque nel campionato altalenante, delle due anti-Inter. “Io sono convinto che sia una di quella partite che segnano un campionato. Una grande opportunità per entrambe le squadre. In palio ci sono ben più di 3 semplici punti. Per carità, non voglio dire che chi perde non è fuori dalla corsa per il titolo. Ma è evidente che significherebbe perdere anche terreno dall’Inter. E non è mai bene essere troppo lontani dai nerazzurri…. Tanto più per noi che siamo attesi da un gennaio difficile (a seguire il derby e il recupero con la Fiorentina, ndr) che darà risposte importanti”.\r\nPer l’occasione Leonardo, come il collega bianconero, dovrà fronteggiare molte assenze: non avrà Seedorf e Zambrotta, il recupero di Pato “non è semplice” e restano in dubbio anche Pirlo, Beckham e Gattuso, tutti alle prese con un po’ di fatica e qualche acciacco. “Comunque non snatureremo la nostra filosofia di gioco. Siamo in un momento positivo, quando le cose ci riescono bene è importante cercare di ripeterle senza fare troppi stravolgimenti tattici”.\r\nPoi il tecnico spiega come è riuscito a rilanciare la squadra dopo un avvio stentato: “Con la strategia degli abbracci che quella del bastone e carota… hanno fatto così i miei genitori e i miei allenatori e mi ha fatto bene. Amore e abbracci danno più risultati e inoltre si possono dare bastonate senza alzare la voce. Ghandi d’altronde ha liberato l’India senza alzare la voce…”.\r\nIl tecnico del Milan, infine, rivela di avere un bel rapporto con il mister bianconero: “Con Ciro siamo molto amici, la nostra storia è molto simile. La Juve subisce le critiche per l’eliminazione dalla Champions League e non per la posizione in classifica. Ferrara ha uno spirito sereno e aspetteremo la classica Juventus, come è sempre stata”.