Mario Lemina è rinato e ora ha a disposizione 10 partite per conquistarsi il riscatto. Il centrocampista franco-gabonese, che ha ormai scelto di giocare con la nazionale delle sue origini dopo le giovanili con i galletti, è stato ieri protagonista assoluto a Bergamo con una rete che ha letteralmente spento ogni velleità di rimonta dell’Atalanta. Già in coppa Italia contro l’Inter il centrocampista di proprietà dell’Olympique Marsiglia era entrato in campo con il piglio giusto, ma ieri ha fatto un ulteriore passo in avanti.\r\n\r\nOltre a dare quantità e qualità ad un centrocampo che stava annaspando nella ripresa, Lemina ha messo a segno un gol spettacolare, al termine di un’iniziativa personale che conferma quanta personalità abbia questo 22enne nato a Libreville. Molti ci hanno visto una danza in stile Pogba, ma Lemina è al momento meno bizzarro e più concreto del nazionale francese, un’arma in più per Massimiliano Allegri in questo finale di stagione nel quale ci saranno da giocare tre obiettivi.\r\n
\r\nNon potrà giocare la Champions, poiché è stato escluso dalla lista pe fare posto ad Asamoah, ma sarà molto utile in campionato e Coppa Italia, visti i numerosi infortuni e i giocatori non propriamente al top come Khedira e Marchisio. Dopo un buon inizio di stagione, Lemina ha patito dei problemi al tendine rotuleo del ginocchio che lo hanno tenuto lontano dai campi (con qualche pausa) per diversi mesi. Ora ha a disposizione 10 partite di campionato e la finale di Coppa Italia per convincere il dg Marotta e il diesse Paratici (che lo ha voluto fortemente) della bontà del riscatto. La Juventus lo ha prelevato in estate dall’OM con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato ad 11 milioni di euro. Una cifra importante che però, se il ragazzo confermerà quanto di buono fatto vedere a Bergamo e se sarà integro fisicamente, varrà la pena spendere, visti gli ampi margini di miglioramento.