Dopo la pubblicazione delle nuove intercettazioni e l’acquisizione da parte dei PM di Napoli delle telefonate presentate dalla difesa di Moggi, la palla è passata alla Federcalcio. Lì si dovrà decidere se l’inchiesta aperta dal procuratore Stefano Palazzi possa sfociare in un processo o tutto verrà archiviato per prescrizione. In questo caso, le intercettazioni emerse al processo di Napoli e non prese in considerazione nel 2006, avranno una rilevanza nella difesa di Moggi nel processo penale ma nessuna conseguenza dal punto di vista sportivo.\r\n C’è, però, chi, per amor di giustizia fa una richiesta provocatoria: si tratta Paolo Rodella, l’avvocato di Moggi che ne cura gli aspetti sportivi. «Si legge da più parti che le condotte dei dirigenti calcistici coinvolti nelle intercettazioni telefoniche di recente salite ai fasti delle cronache configurerebbero, al più, ipotesi di “slealtà sportiva” giammai ipotesi di “illecito” come sarebbe accaduto per Luciano Moggi. Ebbene, a questo punto rispondo a chi sostiene questo: rinunciate alla prescrizione e fatevi giudicare dalla giustizia sportiva. È una provocazione, ma è un’ipotesi che non dovrebbe spaventare chi si sente così sicuro. Telefonate irrilevanti o innocenti? Bene, facciamo decidere a un giudice, senza nascondersi dietro la prescrizione».