La Lazio ha raccolto finora 21 punti in 21 partite. Non vince dal 6 gennaio scorso (4-1 in casa col Livorno) e viene da due pareggi in casa (Chievo e Udinese) ed una pesante sconfitta (3-0 con l’Atalanta) fuori casa. Gli uomini di Ballardini non attraversano assolutamente un buon momento, in piena crisi sia tecnica che di risultati, ma è tutta l’annata che non sta andando come sperato. Si trovano infatti a soli due punti dalla zona retrocessione con una squadra, a sentire Lotito in piena estate, costruita per ben altri traguardi. La Lazio fuori casa ha raccolto solo 8 punti (1 vittoria, 5 pareggi e 4 sconfitte) e non vince dal 30 agosto scorso, seconda partita del girone d’andata (Chievo-Lazio 2-1). Una squadra costruita per creare molto, con due attaccanti ed un trequartista, e che oggi deve fare in conti con una realtà ben diversa: con solo 16 reti la Lazio ha il secondo peggior attacco della serie A (dopo il Livorno, 14) ed in trasferta è andata a segno solo 5 volte: due volte col Chievo (ndr ultima vittoria) e una contro Catania, Siena ed Udinese. Un pò meglio la difesa, la quarta del campionato (con Chievo Bari e Fiorentina) con soli 22 gol subiti, di cui 11 in trasferta.\r\nSono due le alternative per Ballardini, o la difesa a 3 con 4 centrocampisti, un trequartista e 2 punte (3412), o la più collaudata difesa a 4 con 3 centrocampisti puri, un trequartista e due punte (4312). Il vero dubbio è rappresentato dalla presenza o meno di Lichsteiner. Nel caso di 3412 la difesa sarebbe composta da Diakitè, Stendardo e Radu (che rientra dalla squalifica) e, a quel punto, sarebbe certa la scelta dello svizzero che agirebbe da esterno destro sulla linea dei centrocampisti con Kolarov a spingere a sinistra. In mezzo sicuri Firmani e Baronio. Nel caso in cui invece Ballardini dovesse optare per la difesa a quattro, la difesa sarebbe composta da Radu e Stendardo al centro, Diakitè terzino destro e Kolarov retrocesso a terzino sinistro, con Lichsteiner sacrificato e con un centrocampo composto dai muscoli di Dabò oltre che da Baronio e Firmani. In porta è sicura la presenza di Muslera, croce e delizia della squadra di Ballardini, portiere capace di interventi incredibili e di errori grossolani che spesso sono costati punti pesanti alla squadra. Passando al reparto avanzato, il ruolo di trequartista sarà certamente ricoperto da Mauri (vista la continua indisponibilità di Matuzalem per una distrazione al polpaccio destro) e le due punte dovrebbero essere Cruz e Zarate a meno che non ci sia un recupero lampo di Floccari. La Lazio sta avendo una stagione fallimentare, lo dicono le prestazioni e, sopratutto, i numeri. In alcune partite Ballardini a provato a cambiare modulo provando un’inedita difesa a tre che garantisce piu spinta dalle fasce e più protezione in fase di non possesso.\r\nLa Lazio non ha un gran gioco e questo a mio avviso è anche dovuto alla sterilità di Zarate. L’argentino è un funambolico dribblomane ma troppo spesso è indisponente e poco utile alla causa. Il gioco di Ballardini ha bisogno invece di una seconda punta che sappia svariare, giocare palla negli spazi e favorire gli inserimenti del trequartista, un pò come faceva Miccoli nel suo Palermo con Simplicio. Mauri è un giocatore diverso, piu fisico e meno dinamico del brasiliano. L’attacco rimane comunque il reparto che ha destato più dubbi quest’anno: Zarate ha segnato solo due reti e Julio Cruz ne ha realizzate tre (Chievo 2 e Catania). L’acquisto di Floccari sembra però aver risolto alcuni problemi ma è quasi certo il suo
forfait. Ricordiamoci, comunque, che
El Jardinero è la bestia nera della Juve, con 10 gol totali realizzati contro di noi con le maglie di Inter, Bologna e Feyenoord.\r\n\r\n(Credits:
Uccellinodidelpiero.com)