(Di Gaver) Egregio Presidente, per chiunque sia appassionato di calcio sono giorni che, ancora una volta, danno adito a mille dubbi, incertezze, interrogativi che sfoggiano nel sacrosanto interesse di sapere se davvero quel che si ama è lo sport più bello del mondo, o soltanto un modo come altri per muovere miliardi, ovvero interessi di parte non sempre comprensibili.\r\nNon giunge da queste pagine né da queste righe l’arroganza di poter asserire se quanto la magistratura stia facendo sia frutto di pure invenzioni, ovvero si tratti di illegittimi comportamenti soggettivi che vanno redarguiti e puniti dalla legge.\r\nPer quanto ci riguarda attendiamo fiduciosi e assolutamente imparziali il lavoro dei giudici. Hanno il diritto/dovere di svolgere quanto loro richiesto senza condizionamento alcuno, determinando e perseguendo quanto le loro indagini suggeriscono, e non quel che i giornali ogni giorno tentano di enfatizzare e indirizzare.\r\nMa Caro Presidente è proprio qui la nota stonata, una nota che ancora una vota “sibila incerta” ed esclusivamente in un’unica direzione.\r\nIl 2006 è lontano o troppo vicino a seconda dei punti di vista, e ancora notiamo con grande rammarico come l’unica preoccupazione di certa stampa, certo modo di far giornalismo, capace di meravigliarsi e addirittura di indurre questo paese splendido e anomalo a meravigliarsi, sia quella di condannare preventivamente ogni atteggiamento non ancora verificato, tramutando il tutto in un enorme contenitore da show business che poco ha da confrontarsi con una ragionevole gestione del beneficio del dubbio.\r\nIl garantismo evidentemente non è roba per tutti e soprattutto non riguarda ogni ambito; per la serie, se hai un’azienda, un seggio in parlamento o un posto in qualche cda allora hai bisogno di dimostrare ogni cosa nel lasso di tempo che più ti è congeniale.\r\nSe invece appartieni al mondo del calcio e, in particolare, il tuo passato o presente o addirittura futuro abbia avuto a che fare con la JUVENTUS, allora devi essere tacciato di ogni ipotizzabile notizia o ipotesi di reato, anche se si tratti di una mera ricognizione giudiziaria o semplicemente vieni sentito come persona informata.\r\nE’ quel che accade in questi giorni ovunque e con la sola eccezione di sparuti media on line e cartacei; tutti a disquisire sulle possibili conseguenze per una Juventus ancora, secondo loro, “nell’occhio del ciclone”, ma che, di fatto, nulla ha a che fare con quanto sta accadendo.\r\nPensi, come ha già certamente appurato, che fa più notizia l’avviso di Conte che l’ARRESTO di altri. E’ evidente che la Juve sia un ottimo prodotto soprattutto per coloro che han poco da dire, e che approfittano del momento per inseguire qualche stampa in più. Giornalisticamente non fa una piega, ma eticamente e umanamente?\r\nEticamente mi sentirei un po’ noioso e scontato nell’inseguire sempre i soliti demoni e nella medesima direzione, addirittura tentando una mediatica e suggestiva ricostruzione dell’appartenenza passata bianconera di alcuni personaggi coinvolti, e mi sentirei ancor piu frustrato tentando di nascondere ad arte le motivazioni che invece riguardano altri (es: Vieri per Inter-Lecce).\r\nMa ormai la parte juventina che è in noi dovrà convivere con questo continuo stillicidio che si propaga in questo paese che ha sempre bisogno di un colpevole, di qualcuno da appendere a testa in giù, sempre e comunque.\r\nHa bisogno di lavare altrove le proprie colpe, ha bisogno di dirottare altrove la lente, di distogliere tutto e tutti dalla ricerca serena della verità.\r\nE la stampa italiana lo sta facendo, con maestria. Sminuendo in un certo senso il lavoro onesto e importante della magistratura, riempiendo i giornali di articoli ad hoc che virano sempre in una direzione ma stando sempre attenti, oggi come ieri, a toccare altre realtà.\r\nE’ cosi che una responsabilità tutta da accertare come quella di Conte e che non sta trovando riscontro nelle deposizioni di molti, sia assolutamente più importante dei molti fatti accaduti nel tempo e che hanno interessato le varie realtà societarie di riferimento giusto di trafiletto poi scomparso dietro la pubblicità di turno.\r\nNon voglio risultare saccente o ripetitivo, ma pensiamo per un attimo a episodi come i rolex ed i 100 milioni della finale con il Liverpool della Roma, i falsi in bilancio, i passaporti falsi, le intercettazioni o il doping ammesso (Wome, F.Mazzola) in casa Inter, i fondi neri (Lentini), i falsi in bilancio, le plusvalenze gonfiate o il rifiuto all’antidoping (Gattuso) in casa Milan, le tante ipotesi dei legami tra camorra e Napoli.\r\nTutto questo e molto altro ancora quanto spazio ha trovato nei media Italiani?\r\nPoco, molto poco.\r\nLa Juve, fosse anche un raffreddore del suo magazziniere indotto da chissà quale sostanza, riempie i giornali.\r\nNon voglio essere prolisso e qui mi fermo Presidente, speranzoso che questa mia superficiale disamina possa trovar spazio nelle sue letture, ma desideroso che la società Juventus possa un giorno togliersi da dosso un marchio di negatività dettata più dalle enfatizzazioni di una stampa di parte che da provate situazioni illecite.\r\nUna stampa mai capace di chiedere scusa, anche dopo aver promosso per mesi campagne spesso fuori luogo ed al limite del diffamatorio; non li cito, perché ritengo che essere Juventini sia anche questo, ovvero conservare una determinata condotta seria in ogni situazione, e coloro che l’hanno preceduta erano in questo Mastri.\r\nUn ultimo invito per chiudere, a tutti coloro che tifano Juve; state attenti a cosa leggete, semplicemente non permettete a nessuno di accrescere le sue grazie diffamandovi.\r\nOgni giorno, scegliete oculatamente i vostri interlocutori di informazione; e se all’interno del loro nome contengono le sillabe J-U-V-E ancora meglio!\r\n\r\nSaluti