La Stampa: Juventus-Pirlo, contatto!
Per girare finalmente una buona stagione, la Juve ha deciso di partire dal regista: testato Alberto Aquilani, in prestito dal Liverpool, da qualche settimana si sta pensando ad Andrea Pirlo, in prossima libera uscita dal Milan. Cioè a costo zero, per scadenza di contratto: bisognerà pagarne le sole prestazioni, sole si fa per dire, perché il cachet dell’artista rossonero al momento viaggia sui cinque milioni di euro, lievitabili a sette con i premi Champions e scudetto. Che l’ad bianconero Beppe Marotta faccia sul serio, lo testimonia un contatto telefonico tra le società che, per buoni rapporti, si sono confrontate sull’affare. Riassunto delle puntate precedenti: il Milan ha detto no alle richiesta da 5 milioni di euro a stagione, con accordo pluriennale, uscita dall’ultimo colloquio tra il club rossonero e l’agente del giocatore, Tullio Tinti. Al massimo Adriano Galliani, alle prese con la politica di contenimento del monte ingaggi, potrebbe arrivare a 3,5. Il problema è la concorrenza, per questo sono state sondate le intenzioni della Juve, perché nonostante l’alba dei 32 anni, il 19 maggio, Pirlo resta uno dei migliori registi al mondo. Carletto Ancelotti, suo estimatore da sempre, pare se lo voglia portare ovunque, ma dovrà pure trovare un proprietario disposto a versare quegli assegni. Credibile se il prossimo domicilio fosse il Real Madrid, meno se sarà la Roma, a meno che i nuovi boss americani non vogliano imitare Hollywood. Al momento, se la Juve decidesse di offrire quei cinque milioni, si prenderebbe Pirlo: solo che la somma è enorme pure per i bianconeri, e allora la partita si prolungherà. Beppe Marotta e Fabio Paratici, produttori di casa Juve, dovranno ben valutare costi e benefici, anche rapportati all’eventuale riscatto di Aquilani, impegnativo pure quello. Anzi, ragionando sulle cifre attuali, con tutti i distinguo dovuti all’età (l’ex romanista ha cinque anni in meno), Pirlo costerebbe meno. Un triennale ad Aquilani comporterebbe un investimenti sui 40 milioni di euro, tra i 16 per il riscatto e i 24 lordi di stipendio (ora ne prende 4 netti l’anno). Lo stesso contratto per Pirlo, vorrebbe dire un esborso sui 30 milioni. Sulla bilancia, andranno però messe anche le condizioni fisiche del regista, reduce da una stagione tribolata. L’ultimo crack è del 12 febbraio scorso: stiramento di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro che ancora lo tiene fuori. Non l’unico guaio dell’annata: a fine dicembre, Pirlo s’era fatto male alla coscia destra, per uno stiramento del muscolo semimembranoso della coscia destra. Era rimasto ai box per circa un mese. Talento e bravura non si discutono, ma pure l’usura atletica. Il milanista ha uno dei chilometraggi più elevati d’Italia: nelle ultime dieci stagioni, da quando è rossonero, ha giocato una media di 52 partite l’anno, tutte alla grande. Scoprire se gliene sono rimaste è una scommessa costosa: forse meno di altre, però.\r\n\r\n(Di Massimiliano Nerozzi per ‘La Stampa’)