Liberi di sognare piu leggeri della realtà Liberi di sognare che prima o poi qualcuno ce la fa. Liberi di sognare guarda qualcuno sta volando già perché è libero di sognare… Fino all’alba del giorno che verrà. (Gianluca Grignani)\r\n\r\n(Di Alessandro Magno) Sabato mattina ho avuto uno scambio di sms con un carissimo amico mio di Firenze, chiaramente viola e mi scriveva: ”Non ti aspettare sorprese dalla Fiorentina che siamo in mezzo a una strada”. Gli ho risposto che invece le sorprese me le aspettavo (magari anche solo un pari) perché il Milan poteva essere stanco delle fatiche di coppa e la viola invece si giocava tutto, visto che il Lecce è notoriamente la bestia nera della Roma (chi ha qualche anno come me si ricorderà di Barbas e Pasculli). Chiudevo l’sms dicendo che il Milan poteva perdere punti solo in questa occasione e alla penultima nel derby. Sono stato buon profeta, anche se come detto, la vittoria dei viola è stato davvero un qualcosa in più anche rispetto alle mie rosee previsioni. Dulcis in fundo il gol vittoria di Amauri. Non ho mai avuto niente di personale contro Amauri anche se so come è andata la sua vicenda qui a Torino e so di quanto ha sbagliato lui nei confronti della società a non voler ridiscutere il contratto. Se lo avesse fatto, Conte lo avrebbe anche tenuto dandogli un’ opportunità; lui ha voluto continuare a prendersi uno stipendio da top-player che non è, ed è diventato schiavo del suo favoloso contratto. Tuttavia come detto non ho nulla contro di lui, dico solo che è un poco ridicolo che uno che è soprannominato ”il Cristo di Rio” sia risorto a Pasqua. Buon per noi comunque e buon per loro che si devono salvare. Il Milan fra l’altro non si può proprio lamentare, dopo poco che non riusciva a sbloccarla, ha avuto il solito regalo di Natale, anche se siamo in un’altra festa. Se tanto mi dà tanto e il rigore di Nesta a Barcellona ha suscitato tante lamentele, questo di Maxi Lopez è da nascondere la testa sotto la sabbia. Se avessimo avuto noi rigori di questo tipo, saremmo già matematicamente Campioni d’Italia, perché non dimentichiamo che noi stiamo facendo un campionato completamente senza rigori. Ce ne hanno dato uno solo quasi al 90mo di un Juventus-Cesena e sull’1-0 per noi, quindi per nulla determinante.\r\n\r\nNoi dal canto nostro a Palermo siamo scesi in campo con la giusta determinazione anche se avevamo, nel primo tempo, un poco di ”braccino”. In effetti abbiamo sbagliato gol molto facili per troppa precipitazione. La voglia di vincere c’era come e più di sempre, ma anche a parer mio, una certa tremarella. Menomale l’abbia sbloccata Bonucci su un calcio d’angolo, (per fortuna una volta la dea bendata ci assiste e sbatte sul palo ed entra) altrimenti non so davvero se si fosse andati per le lunghe se saremmo potuti andare nel pallone. E’ normale, quasi nessuno di questi nostri ragazzi ha ancora vinto un campionato di serie A e Conte dovrà tenerli molto molto concentrati. Mettiamoci poi che il Palermo, a differenza di quanto fatto contro il Milan dove già il suo presidente li dava per spacciati, e infatti nel primo tempo contro di loro perdeva già 4-0, contro di noi è sceso in campo col modulo 8-1-1 con ben otto giocatori nella propria area e Ilicic a fare da suggeritore a Miccoli, una scelta alquanto strana per una squadra che di un punto non se ne faceva proprio nulla. Anche questo è un dato da ricordare perché in questo campionato tutte le squadre contro la Juve giocano alla morte e contro il Milan accettano di buon grado di farsi asfaltare. Strano per una squadra come quella milanista che al contrario di quello che pensano gli addetti ai lavori non è così piena di fenomeni come scrivono. Ha sì tanti giocatori in rosa ma di veramente sopra la media ha solo Tiago Silva e Ibra (ma solo nel campionato Italiano). Che dire poi della gomitata dello svedese a Camporese? L’ho vista forse solo io? Nessuna prova tv? Certo che Zlatan potrebbe evitare di fare certi gesti sui ragazzini. Il solito forte con i deboli e debole con i forti.\r\nPer finire, per quello che riguarda il campionato ora non bisogna farsi illusioni, non è vinto e non sarà facile vincerlo. Ora siamo si padroni del nostro destino ma bisognerà esser più forti delle ombre. Più forti di tutto e tutti come sostiene il presidente Agnelli. A questo punto bisogna provare a vincerle tutte. Bisogna crederci e giocare le ultime sette partite come fossero sette guerre. D’altronde chi ha più fame di noi?\r\n\r\nP.s. Sabato sera mi è arrivato un altro sms dal mio amico fiorentino : ”Mi devi un caffè”. Ho risposto : ”Se vinciamo il campionato ti devo una cena”.