La sfida di Conte: intesa con Palazzi, ma per pochi mesi di squalifica

Torino – Sembra essere giunto il giorno per trovare il giusto punto di equilibrio, sembra scrivere Guglielmo Bucchieri sulla Stampa. Oggi pomeriggio gli avvocati di Antonio Conte e il pm Stefano Palazzi confronteranno i rispettivi punti di vista e soprattutto metteranno sul tavolo la rispettiva documentazione: c’è in ballo un patteggiamento da raggiungere, formalizzare e portare all’attenzione della Commissione Disciplinare quando fra due giorni quando inizierà il secondo processo sportivo sul calcioscommesse di questa nuova stagione infausta del calcio italiano.\r\nIl traguardo non appare scontato, ma neanche cosi lontano ed irraggiungibile. Per la difesa di Conte un accordo accettabile equivale ad una squalifica non superiore ai quattro mesi, sanzione che potrebbe essere accompagnata da qualche pena accessoria come una forte multa o l’obbligo di prestarsi ad iniziative a sfondo sociale (da ricordare il caso-Recoba quando all’interista per al vicenda di passaportopoli fu chiesto di spiegare i valori del calcio nelle scuole).\r\nLa procura della Figc potrebbe partire da una richiesta di squalifica per Antonio Conte di quattordici mesi, ridimensionarla in corso di trattativa fino a nove e chiudere magari un accordo sui 5 o 6 mesi più le pene collegate. La partita per capire il destino processuale di Conte resta doppia, perché qualora la parti questa sera dovessero raggiungere l’intesa sul patteggiamento, lo stesso Conte dovrebbe comunque ottenere il via libera dai giudici della Disciplinare mercoledì mattina. Il fine settimana è trascorso con le parti a studiare documentazione contromisure.\r\nQualche contatto fra i legali di Conte e Palazzi è già stato avviato, ma solamente oggi pomeriggio andrà in scena il vertice decisivo: l’allenatore della Juve aspetterà a Torino che gli venga comunicato il risultato dell’incontro che, qualora positivo, potrebbe farlo uscire dal processo sportivo senza nemmeno entrare in aula per la prima udienza. L’eventuale squalifica attraverso il patteggiamento partirebbe dal primo agosto.\r\n\r\nA fine articolo, seppur rimarcando la grande competenza ed onestà intellettuale dei giornalisti che si stanno occupando del caso, voglio ancora pormi (porvi)un quesito che mi appare se non altro pertinente.\r\nAntonio Conte è indagato per omessa denuncia, in merito ai due incontri resi famosissimi più dalle cronache giudiziarie che da quelle sportive. Secondo il paladino della giustizia Carobbio avrebbe, durante la riunione tecnica pre-gara, dato il suo “lasciapassare” in merito ad una eventuale combine; praticamente non sarebbe stato contrario a riguardo di tale ipotesi.\r\nMa mi chiedo, è mai possibile che lo stesso teste sia ritenuto attendibile per talune accuse e non attendibile per altre? Perché Carobbio direbbe la verità su Conte e non la direbbe su Mezzaroma?\r\nPoi, per riunione tecnica si intende incontro con staff e squadra nel pre-gara dinanzi alla squadra; perché allora tutti gli altri calciatori del Siena non sono stati indagati per omessa denuncia?\r\nSpero che qualcuno possa risponderci, ma spero vivamente che la società non chiuda un occhio anche stavolta; inizierei seriamente anche io a sospettare che tutte le teorie del complotto non sono poi cosi lontane e indecenti.