Dopo mesi e mesi di fango che hanno portato a nulla (ricordate i titoloni su Buffon, Pepe e Bonucci accusati di aver taroccato partite senza alcuna prova?), il quotidiano ‘La Repubblica’ ci riprova tirando in ballo il nome di Antonio Conte per il filone di Bari del Calcioscommesse, dove il tecnico bianconero è stato sentito come persona informata sui fatti e non è tra gli indagati. I pm di Bari, infatti, hanno chiuso da poche ore l’inchiesta sulla partita Salernitana-Bari, match pare pilotato per volere dei campani nel maggio del 2009.\r\n\r\nSeconto il quotidiano, Conte richierebbe un’altra omessa denuncia poiché avrebbe saputo qualcosa ma non avrebbe denunciato. Secondo la ricostruzione de ‘La Repubblica’ lo spogliatoio del Bari avrebbe venduto la partita alla Salernitana praticamente all’unanimità per una cifra che va dai 160mila ai 300mila euro. I giocatori si riuniscono un paio di volte, con Stellini a conoscenza dei fatti, a differenza di Conte: a tirare in ballo l’attuale tecnico della Juve sarebbe però Gillet secondo cui prima del match Conte chiese di giocare a Colombo, che si rifiutò. Il tecnico andò su tutte le furie e chiese a Kutuzov di scendere in campo, pregandolo di impegnarsi al massimo per vincere la partita, sospettando che qualcuno dei suoi gicatori l’avesse venduta. Quindi, secondo ‘La Repubblica’ Conte non sapeva della combine, forse la sospettava e doveva denuncialra. E se il sospetto era infondato? Cosa avrebbe dovuto denunciare? Si denuncia quando si hanno delle prove, in un Paese civile. L’Italia non lo è ormai da tempo…