La lunga strada di Antonio Conte

(Di Alessandro Magno)\r\nSono tante le cose che devo dire riguardo a l’altroieri sera che non so se ho spazio e capacità di sintesi per dirle tutte in un articolo.\r\nInnanzitutto lo stadio. Ieri c’è stato il mio battesimo nel nuovo impianto. E’ una cosa indescrivibile. Uno spettacolo nello spettacolo. E’ un colpo d’occhio degno delle più alte aspettative di chi ci entra dentro per la prima volta come è capitato a me ieri sera. Un’acustica’ da cattedrale. Per la prima volta sento tutto uno stadio cantare e sostenere la squadra, non accadeva né al Delle Alpi, né al Comunale, dove lo show era peculiarità delle curve. Ieri ho visto uno stadio che è tutto una curva e sono sicuro che l’assedio all’arma bianca in inferiorità numerica è stato dettato soprattutto da noi tifosi dagli spalti. Penso sia un piacere per i giocatori avere un pubblico cosi vicino e caloroso.

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L’arbitro. Dire che è stato un disastro è un eufemismo. Non amo fare il piangina e non amo lamentarmi dell’arbitro, ma ieri Gava ne ha fatte di tutti i colori. Se potete vedere la sintesi della partita si vede chiaramente come l’arbitro ieri  è stato in totale confusione mentale oltretutto in una partita facilissima da arbitrare. Due episodi si vedono bene in TV. Sul nostro gol si avvicina a Pirlo per dirgli che fischia lui quando nessuno gli ha chiesto nulla, roba da arbitro di quarta categoria, mentre sull’espulsione di Vucinic prima gli si avvicina con mano ”minacciosa” al taschino, poi cambia opinione facendo un gesto plateale con le mani come a dire “questo è l’ultimo che fai non ne fare più”, dopo cambia idea ancora (su richiesta della squadra bolognese) ed espelle Vucinic tra l’altro con un rosso diretto, roba da schizofrenia allo stato puro. Oltretutto il signor Gava ha dispensato per tutto l’incontro ammonizioni a senso unico consentendo però a Gillet di perdere un paio di minuti per ogni rimessa dal fondo (roba che solo il portiere bolognese da sé ha perso 10 minuti. Per lui nemmeno un richiamo verbale).

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La  Juventus. Ieri ho rivisto finalmente una Juve arrabbiata. Ho rivisto finalmente lo spirito di chi vuole emergere dalla mediocrità. Ho visto non buttare via la palla al novantaquattressimo minuto per l’ennesima perdita di tempo bolognese e ho visto Bonucci partire dalla panchina per andare a difendere i suoi compagni di squadra mentre si accendeva una rissa. Ho visto Pepe andare a saltare sull’ultimo pallone utile all’ultimo minuto e farsi male, come ho visto Pirlo dare lezioni di calcio e spettacolo, giocare come in una bolla d’aria, contro avversari e arbitro che non lo tutelava per niente. Ho visto Pirlo andare a battere i  calci d’angolo e raccogliere l’ovazione dei tifosi. Ho visto lo stesso Pirlo chiedere l’aiuto dei tifosi. A Milano lo stanno già rimpiangendo. Dio salvi Andrea Pirlo.

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I singoli. De Ceglie deve darsi una svegliata, ogni pallone fra i suoi piedi è un attacco di panico per lui e per tutto lo stadio. Abbiamo subito due gol uno dal Parma e uno ieri e in entrambi c’è il suo zampino. Non basta esser un bravo ragazzo volenteroso per esser il terzino della Juve. Chiellini gioca abbastanza bene ed è anche propositivo, ma non può perdersi Portanova su un calcio d’angolo, proprio lui che del corpo a corpo è capo scuola. E proprio Portanova che, con tutto il rispetto, non è Rooney. Krasic ieri ha dato segni di risveglio e un paio di volte ha messo in difficoltà Gillet, ma deve imparare al più presto quanto misura un campo di calcio perché non può portarsi sempre la palla oltre il fondo e oltretutto certi gol vanno segnati se no poi gli avversari trovano il gol e siamo qui a parlare di un pari invece che di una vittoria. La palla che gli ha servito Pirlo da solo davanti al portiere andava buttata in rete senza se e senza ma.

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Vucinic. Genio e sregolatezza, la bella e la cattiva notizia di ieri sera . E’ evidente che ha un potenziale incredibile. Il gol è da centravanti di razza . C’è fiuto , cattiveria, prontezza e precisione, capacità balistica. Se avesse la testa di Klose sarebbe uno degli attaccanti più forti del mondo, ma non è tedesco purtroppo. Spero vivamente che la società lo multi per fargli capire che un campione deve anche sapersi controllare. Ieri in undici contro undici vincevamo facile e invece…

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Mi chiedo: “dopo aver preso già un ammonizione per proteste è il caso di andare a fare un intervento da dietro in scivolata e a metà campo nei minuti di recupero del primo tempo?’’. Vorrei che Conte gli facesse questa domanda e mi piacerebbe sentire la risposta di Mirko.

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Chiudo raccontandovi un aneddoto. Ieri sera sono andato a vedere la partita con due miei amici rispettivamente di Rimini e di Riccione. Io ho la fortuna di abitare a meno di 20 km dallo stadio. Un po di coda in tangenziale e tutto passa , ma questi ragazzi si son fatti (e si fanno) 900 km andata e ritorno per andarsi a vedere la Juve. Non male ! E c’è pure chi ne fa di più. Tutto questo amore, per andare a vedere la Juve giocare come ieri sera e magari pareggiare (ma avendoci provato fino all’ultimo respiro). Perché può capitare pure di non vincere, però bisogna imparare a onorare la maglia che si porta.  Sempre. Nedved diceva : “Non tutti hanno gli attributi per portare la maglia della Juventus’’. Direi che i ragazzi visti ieri sera in campo, stanno imparando.\r\nIeri i miei amici non erano contenti del risultato come non lo ero io, ma della Juve vista si.

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Per concludere, la squadra cresce e con lei lo spirito combattivo. Ci sono ancora molti errori dei singoli che vanno evitati. Conte predica lavoro e prudenza e ha dichiarato che la strada è ancora lunga. Non importa, aspetteremo. L’importante è che finalmente , dopo tanto, si ha la sensazione di esser sulla strada giusta.

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Alessandro Magno per  Juvemania.it