La Lega ha votato, presidenti non sanzionabili prima del terzo grado

Modificare l’articolo che sospende i dirigenti sanzionati dalla sentenza di Calciopoli. Lo hanno richiesto ieri in Lega a Milano le società di serie A: “Con sette voti favorevoli e un astenuto (l’Inter, rappresentata dall’ad Paolillo, ndr) – dichiara il presidente della Lega Calcio di Serie A, Maurizio Beretta – abbiamo approvato una delibera per chiedere alla Federcalcio la modifica dell’articolo 22 bis delle Norme organizzative interne”.\r\nLa questione è stata resa stringente dalla sentenza di primo grado sul processo di Calciopoli, emessa la scorsa settimana dal Tribunale penale di Napoli, e che ha condannato per frode sportiva, tra gli altri, il presidente della Lazio Claudio Lotito, il presidente onorario della Fiorentina Andrea Della Valle e l’amministratore delegato del club toscano Sandro Mencucci, subito sospesi dalle cariche sportive come previsto dal terzo comma dell’articolo 22 bis delle Noif. “Una norma piena di contraddizioni”, ha osservato lo stesso numero uno della Lega, Beretta che ieri ha dovuto gestire una grande confusione: Lotito ha partecipato al Consiglio di Lega, ma il presidente del Parma, Ghirardi ha fatto notare: “A quanto mi risulta non potrebbe essere qui”. Sbaglia Ghirardi, poiché ancorché sospeso, il presidente della Lazio ha il diritto di partecipare alle riunioni quale consigliere federale, perché il quinto comma dell’art. 10 delle stesse Noif non prevede sanzioni specifiche prima di una condanna definitiva.\r\n“In ogni caso l’articolo 22 del Noif va modificato – ha aggiunto ancora Beretta – e per questo ne chiediamo la discussione nel prossimo Consiglio federale. In qualsiasi altro settore economico, le sanzioni intervengono dopo il terzo grado di giudizio. Il calcio è l’unico settore penalizzato e questo comporta molti problemi gestionali. Il presidente Abete ha già risposto al nostro appello, dichiarandosi favorevole alla revisione della norma”. \r\nC’è chi viene radiato con una norma ad hoc dopo i 5 anni di squalifica, chi patteggia e si salva dalla radiazione molto prima che scada una squalifica della stessa entità e chi viene graziato dopo una condanna di primo grado. O ancora c’è chi viene giudicato dalla giustizia sportiva prima ancora di un processo penale, e chi non può essere giudicato dalla procura federale prima di un tribunale ordinario. E infine, chi viene giudicato in 20 giorni senza potersi difendere, e chi invece si salva con la prescrizione perché in 14 mesi nessuno si è preso la briga di leggersi le intercettazioni, che qualcuno chissà come mai, fino ad allora aveva abilmente nascosto. E’ il circo del calcio, venghino signori venghino!

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Pubblicato da
Alberto Zamboni