A Napoli è stata pronunciata la sentenza di primo grado. E ora che si fa? I procedimenti sportivi continueranno con la Juventus e Luciano Moggi che prenderanno due strade divergenti (non che sin qui siano state parallele…). Dal punto di vista sportivo, con il comunicato ufficiale reso noto ieri sera subito dopo la sentenza di Calciopoli ha chiarito la sua posizione: “noi con Moggi non c’entriamo niente, lui agiva per i fatti suoi, noi siamo stati puniti ingiustamente”. In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza, per le quali occorrerà attendere 90 giorni, di sicuro per la Juventus è caduta la logica della responsabilità oggettiva. La sentenza di ieri, dunque, non intacca la possibilità e la forza del club bianconero e dei suoi legali che andranno all’attacco della Figc sempre in nome della disparità di trattamento del 2006 e del fatto che anche il tribunale di Napoli ha riconosciuto che Moggi era una cosa e la Juventus era un’altra.\r\nPiù difficile la battaglia di Moggi, che non ha preso affatto bene la posizione della società bianconera: l’ex direttore generale continuerà a combattere per la radiazione nel corso di un’udienza che dovrà essere fissata nelle prossime settimane, ma nella quale Moggi si presenterà indebolito dopo la sentenza di Napoli. Moggi, però, contesta alla Figc dei vizi procedurali nella radiazione che non dovrebbero essere comunque intaccati dalla sentenza della Casoria.