La Juventus risponde a Galliani: la controreplica del Milan
La Juventus risponde alle accuse di Adriano Galliani post Juve-Milan, il club rossonero dirama un breve ma duro comunicato
19:45 – Il Milan controreplica alla Juventus con un breve comunicato ufficiale apparso sul sito rossonero:\r\n
L’arroganza è cosa della Juventus, che ad essa non sa sfuggire. Superflua una replica a chi è fatto così. Bene invece che anch’essa condivida l’opportunità di rimettere a un dibattito e a una riforma il tema emerso in occasione delle elaborazioni grafiche dell’episodio di Juventus-Milan di ieri sera.
\r\nLa Juventus risponde alle accuse di Adriano Galliani post Juve-Milan e lo fa tramite una nota stampa ufficiale apparsa pochi minuti fa sul sito della Vecchia Signora. La società bianconera si sofferma su alcuni aspetti delle affermazioni dell’amministratore delegato rossonero, puntualizzando cosa ci sia dietro la “regia” delle partite di calcio, quelle sulle quali Galliani promette battaglia in Lega Calcio. Non mancano nemmeno stoccate relative ai regolamenti vigenti, alcuni dei quali, secondo la Juve, approvati con la supervisione, quando non direttamente da Galliani:\r\n
Il Sig. Geom. Adriano Galliani – si legge nella nota della Juventus – , Vice Presidente Vicario e Amministratore Delegato dell’AC Milan SpA e Vice Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A è tornato nelle ultime ore alle sue antiche passioni: la televisione e la geometria.\r\n\r\nGalliani pare però ignorare leggi dello stato, regolamenti approvati all’unanimità dall’Assemblea della LNPA e soprattutto il “campo”.\r\n\r\nGalliani insomma getta in pasto ai media una polemica speciosa e farsesca perché tenta goffamente di mascherare agli occhi dei tifosi milanisti il chiarissimo risultato sul campo della partita di ieri. Tre a uno.\r\n\r\nQuesta è la sostanza, il resto per completezza di informazione, segue:\r\n\r\nGalliani pare ignorare che è la legge Melandri ad affidare ai club la produzione delle immagini televisive e tale indicazione è stata doverosamente ribadita anche nelle “Linee Guida per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi”, approvata all’unanimità dall’Assemblea della Lega Calcio. Pare ignorare che la stessa Lega, proprio per evitare qualsivoglia manipolazione, riserva a se stessa la designazione dei broadcaster nelle singole partite e, di conseguenza, dei responsabili della regia e dei producer.\r\n\r\nPare ignorare che la produzione in capo ad un soggetto diverso dal club è un’opzione, che interviene solamente quando il club comunica alla Lega Calcio di non essere in grado di provvedere diversamente. Pare ignorare che molte società hanno scelto di delegare tale produzione, poiché in tal senso sensibilizzate da un soggetto che agisce sul mercato in veste di advisor della Lega stessa, di procacciatore di sponsor per le società e perfino di produttore d’immagini.\r\n\r\nA nulla vale la parziale retromarcia compiuta dal Milan (aka da Galliani, che continua ad essere l’unico rappresentante della società in Lega Calcio), che invoca un affidamento a registi indipendenti. Galliani pare ignorare che tale opzione non è prevista da alcun regolamento e dovrebbe essere soggetta ad un dibattito e ad una riforma. Pare ignorare che tale schiera di registi indipendenti sarebbe verosimilmente formata, se non addirittura fornita, dall’advisor/procacciatore/produttore già menzionato che si troverebbe nella singolare posizione di scrivere le regole, eseguirle e trarne anche i profitti.\r\n\r\nGalliani, poi, pare ignorare che ogni grafica (linee etc) viene effettuata dai broadcaster in post-produzione e non ha nulla a che vedere con la produzione live delle immagini, che in ogni caso viene gestita operativamente dal regista e dai producer designati dalla Lega, senza intromissioni da parte di altri soggetti.\r\n\r\nGalliani, infine, pare ignorare che da decenni la sua figura professionale ha agito in seno a due comparti principalmente: il calcio e la televisione. Quindi pare ignorare che ogni evoluzione, tecnologica, normativa e regolamentare è passata sotto ai suoi occhi, se non addirittura da lui decisa.
\r\nIl comunicato della Juve, giunge in seguito anche alla presa di posizione di Sky Sport 24, tramite il proprio direttore Fabio Caressa:\r\n
Bisogna fare chiarezza su produzione televisiva ovvero la produzione tecnica televisiva, ovvero posizionare le camere, mettere le camere e i cameraman. Il regista della gara di ieri era un regista Sky, non è quindi la Juventus che sceglie o non sceglie di mandare quelle immagini, come non è il Milan che sceglie di mandare o non mandare immagini quando la partita è prodotta in casa del Milan. L’episodio Tevez? Un tweet del Milan dice che la linea tracciata da Sky in questo caso, non dalla Juventus, non sarebbe parallela. Il taglio dell’erba è parallelo, ma non è parallelo nell’immagine, perché la linea parallela si muove: questa – conclude – si chiama prospettiva.
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