Mi sono state sempre antipatiche le squadre come la Fiorentina, che giocano due partite l’anno e poi fanno pena per tutto il resto della stagione. In questo mi sembrano tanto un Toro 2.0. Un atteggiamento totalmente inadeguato e inaccettabile per una squadra di professionisti e non tanto per il grande impegno messo con la Juve (sacrosanto), ma esattamente per il contrario, ovvero per il fatto che se giocassero sempre come sabato, non avrebbero difficoltà a lottare per un posto in EL. Un atteggiamento da provinciale in virtù di una rivalità che non esiste,ma francamente mi pare un grosso complesso di inferiorità. Può sembrare un discorso antipatico, ogni volta che parlo di mie personali antipatie mi scrivono i tifosi avversari stizziti. Gli stessi che ci odiano e mi odiano non accettano che loro a me possano stare antipatici. In ogni caso quando per noi erano periodi di vacche magre e leggevo tifosi nostri scrivere che gli bastava vincere le due con l’Inter, il sangue mi è sempre andato alla testa, segno evidente di un dna diverso. Andate a leggervi i miei articoli su Juve-Inter dei tempi di Del Neri, Ferrara e Zaccheroni se non ci credete.
Fatta questa premessa la partita è stata molto piacevole con occasioni da una parte e dall’altra. La Fiorentina è stata l’unica fino ad oggi che ha affrontato la Juve a viso aperto e gliene va dato merito. Più del Manchester e del Valencia, più anche del Napoli. Forti di una convinzione che sul loro campo è onestamente dura per tutti (erano imbattuti), hanno iniziato all’arrembaggio con un ritmo forsennato. Questo ha prodotto due periodi per noi di una certa difficoltà. I primi 20 minuti del primo tempo e i primi 15 del secondo. La Juve ha reagito da grande squadra non si è rintanata come è successo altre volte, ma ha ribattuto colpo su colpo e ha colpito con chirurgica spietatezza ad ogni minimo errore avversario. Direi con il cinismo delle grandi. Addirittura il secondo gol è avvenuto forse nel miglior periodo viola.
Alla fine il risultato è giusto. Severo ma giusto. Soprattutto al netto di un arbitraggio che non ha certo favorito la Juve. Rigori dubbi non dati, espulsioni a giocatori viola nemmeno. Sul secondo gol della Juve un conciliabolo di 5 minuti per trovare un qualcosa per poterlo annullare che invece non c’è. Ci tengo a dire un paio di cosette su Orsato che sicuramente non è stato messo in condizioni di esser sereno. 1 – Il primo rigore contestato, quello del fallo di mano in scivolata, se lo avesse fatto Chiellini o Bonucci sarebbe stato trattato come caso nazionale e avvalorato come episodio da campionato falsato. 2 – Il rigore su Ronaldo è un fallo di ostruzione e non è rigore come non era rigore quello di Iuliano su Ronaldo in Juve – Inter del ’98 con cui ci spaccano i maroni da 20 anni, infatti per questo tipo di contatto non danno mai rigore. 3 – Milenkovic è da rosso e non da giallo su fallo da ultimo uomo su Cancelo. 4 – Sul rigore dato per fallo di mano il giocatore viola è già stato ammonito in precedenza e Orsato a mio parere giustamente, dà solo rigore e non secondo giallo. C’è da dire però che anche in questo caso il doppiopesismo dei giornalisti militanti antijuventini lascia interdetti perché nessuno fa le pulci al viola come a suo tempo le fecero a Benatia in Milan-Juve. Complimenti a questi giornalisti che prima hanno posto ogni forma di dubbio e perplessità e finanche insinuazioni su Orsato, salvo poi fargli i complimenti per l’arbitraggio che, in vero, non è stato affatto buono. Il top è Varriale che su twitter parla di gestione ottima dei cartellini. E no proprio no gestione ottima dei cartellini proprio no mio caro tifoso del Napoli.
E veniamo ai cori e alle scritte. Per una volta anche i nostri tifosi, che spesso si sono macchiati di fatti deprecabili, hanno dato un segno di grande maturità, cosa che invece non hanno fatto i viola. Quando il nostro capitano Giorgio Chiellini è andato a deporre un mazzo di fiori per omaggiare Davide Astori, i nostri hanno inneggiato all’ex Capitano viola. Di contro, ultras della Fiesole hanno intonato cori di scherno contro Pessotto che sono documentati sui social network con vari video, e qualcuno mi ha detto cori contro i caduti dell’Heysel (da verificare ma non sarebbe una novità). Inoltre gli ultras viola o chi per loro sono andati a scrivere cose oltraggiose contro l’Heysel e Scirea davanti al settore ospiti prima della partita. Non è questo, come si vuol far credere, un caso isolato. Anche qui i giornalisti militanti hanno fatto un grosso danno e tuttora continuano a perpetrarlo. A Firenze questa è una consuetudine. Una pessima abitudine. Sui cori all’Heysel posso dire senza ombra di dubbio che i tifosi viola sono i peggiori da sempre. Forse peggiori dei granata. Già in passato si erano viste sciarpe e maglie del Liverpool o striscioni deprecabili o anche manifesti e adesivi a vilipendio dei morti. Si è sempre fatto finta di non vedere. La civile Firenze. C’è una certa propensione a far passare i tifosi della Juve per dei barbari e a non vedere cosa fanno gli altri. In settimana ad esempio i tifosi del Napoli hanno pesantemente aggredito verbalmente Stefano Sorrentino portiere del Chievo reo di fare bene il suo lavoro, fino ad augurargli la morte. Trasmissioni tv napoletane parlano di Juve e tifosi juventini esacerbando le peggiori cose. Qualcuno si è spinto a desiderare uno sterminio di massa di tipo nazista. Addirittura pare che ci sia una piazzetta a Napoli neo intitolata piazzetta Juve merda con ostentazioni di striscioni offensivi e omofobi e tutto questo chiaramente viene passato per folklore o addirittura per lampi di genio. Ma la cosa che fa male è che sono casi che non fanno rumore, vengono puntualmente minimizzati. Poi i bambini che gridano ”merda” al rilancio del portiere allo Juventus Stadium, invece, quelli fanno notizia e fatti passare per bambini maleducati. Ormai siamo a un punto di non ritorno. Oggi se si vuole cambiare bisogna cambiare dalla base. Andrebbero licenziati dalle redazioni in primis tutti i giornalisti tifosi perché non sono sereni nei loro giudizi proprio e perché non sono intimamente sopra le parti. Andrebbe insegnato ai tifosi, a iniziare dai ragazzi, la cultura che vince il più bravo e non che chi vince e ti batte è un ladro, è aiutato, è colpa dell’arbitro o è colpa del sistema. Ho letto ieri professionisti del settore scrivere che così il campionato annoia. Questi dovrebbero esser lì a celebrare e raccontare le vittorie di quella che probabilmente è la squadra italiana più forte di tutti i tempi. Poverini si annoiano, invece. Sarà dura cambiare in Italia. La vedo veramente dura. Per fortuna la mia Juve vince e posso anche non curarmi di loro.