La Juve segue Verratti, parola di Lucchesi
Marco Verratti è probabilmente il fiore all’occhiello di un Pescara primo in classifica nel girone B della prima divisione di Lega Pro. Il giovanissimo giocatore – compirà diciassette anni il prossimo cinque novembre – gode della stima dell’ambiente abruzzese, anche se il minutaggio non è ancora da titolare fisso. TMW ha intervistato il direttore generale degli adriatici, Fabrizio Lucchesi, che ha parlato del futuro del centrocampista: “Questo ragazzo sta esprimendo notevoli qualità, lo paragono a giocatori che ho visto crescere come Di Natale e Montella, giocatori che a 17 anni esprimevano le potenzialità che lui sta mostrando ora. E’ un giocatore di grande talento, su di lui ci sono Manchester United e Chelsea, Barcellona e Real Madrid, oltre a Juve, Milan e Inter. Forse è meglio se rimane in Italia, anche se all’estero c’è una cultura diversa, che punta sui giovani. Noi lavoriamo per crescerlo, se si dovesse concretizzare una buona possibilità per lui sarebbe difficile trattenerlo”.\r\n\r\nA chi assomiglia?\r\n“Mi ricorda Baggio, è un trequartista che può fare la seconda punta. Ha grande fantasia e genialità. Cassano? Forse, ma a diciassette anni era più avanti”.\r\n\r\nC’è un Pescara primo in classifica\r\n“Siamo convinti delle nostre potenzialità, ma consapevoli che quello fatto finora vale poco. Continuiamo a tenere un profilo basso, il campionato è ancora lungo e i valori equilibrati”.\r\n\r\nSi parlava di Napoli, per lei\r\n“A Pescara sto bene, mi sono integrato, la proprietà è forte e il progetto importante”.\r\n\r\nDa ex dirigente della Roma, come vede i giallorossi?\r\n“Non sta ottenendo risultati sportivi, questo si riflette sull’equilibrio della squadra. L’infortunio di Totti non ci voleva. I giallorossi hanno bisogno di tranquillità, certamente quest’anno non può fare un campionato di vertice ma ha tutti i mezzi per essere protagonista. Le parole di Ranieri? Un allenatore che subentra non ha partecipato alla campagna acquisti, ma la rosa è importante. Non è gratificante, per un calciatore, sentirsi dire certe cose. Ma è probabile che abbia voluto dare una scossa”.\r\n\r\nL’arrivo di Montali come lo giudica?\r\n“E’ un manager che ha grande esperienza sul piano relazionale, può essere di supporto in questo momento difficile in un ambiente che sa solo di calcio. Stellone? Sono valutazioni tecniche che spettano alla società. Mi sentirei presuntuoso ad addentrarmi nella questione”.\r\n\r\nMarino e Corvino possono essere successori di Pradè?\r\n“E’ presto per parlare della prossima stagione, questo ambiente ha bisogno di tranquillità. Mi sembra solo una strategia per creare problemi, ora come ora queste uscite non servono. La Roma non le necessita”.\r\n(Credits: Tuttomercatoweb.com)