La giustizia (non) è uguale per tutti!
(Di Gaver) Sta per iniziare il campionato, dovrebbe esser la data che concili tutte le avversità e le animosità dei contendenti lasciando la parola al campo ma, invece, nel nostro “amato” paese non si perde occasione alcuna per dar fiato a pensieri alquanto bizzarri, relegando la ricerca dell’equilibrio e dell’equità ad un mero passatempo per pochi eletti.\r\nPenso che un po’ tutti siamo stati attratti,chi più chi meno, dalle argomentazioni propinateci dal cosiddetto processo per scommettopoli, cosi come penso che molti di noi si siano fatti un’idea di quel che è potuto accadere, delle dinamiche rappresentate oppure occultate per strategia o mancanza che sia, ovvero di ogni singolo atto che abbia potuto dare a questa fase processuale una connotazione di veridicità o un velo di dubbio.\r\nSpero comunque che molti di voi si siano documentati, per farsi quella famosa idea, andando alla fonte; ovvero tramite le documentazioni ufficiali che han rappresentato il resoconto del processo stesso, avendo cura di leggere documenti processuali, e non prime pagine di giornali o siti web per i quali il termine “fazioso” suona ormai come un eufemismo.\r\n(Piccola parentesi, per quanto mi riguarda determinati contatti li ho addirittura bloccati, per non indurre in tentazione. Parentesi chiusa.)\r\nEd è cosi, con il susseguirsi di accusa contro difesa, di documentazioni contro prove più o meno attendibili, che si è arrivati a questo famoso secondo grado di giudizio.\r\nLa forma e la sostanza discutetela voi, nel senso che reputo siate vaccinati nella giusta dose per capire le discrepanze tra la prima e la seconda sentenza, ciò naturalmente per quanto concerne i soggetti di nostro interesse.\r\nE molti altri han già provveduto ad evidenziare queste discrepanze, dato che, seppur cadendo un capo d’accusa(e restando alquanto dubbio il rimanente), ad Antonio Conte è stata confermata la precedente pena, mentre lo sconto per Angelo Alessio fa il paio col fatto che il buon Angelo non sia stato neanche ascoltato dai magistrati; non giudicate ma provate, per un solo istante, e per qualsiasi ambito della società civile, a mettervi nei loro panni.\r\n\r\nProvate a pensare per un solo istante di trovarvi dinanzi ad una corte che, per motivi oscuri, vi voglia forzatamente condannare. Pensate per esempio di essere accusati di furto e violenza per una rapina (contestata) in calzamaglia, nonostante vostra moglie affermi che eravate a casa. Provate a pensare di essere condannati a 5 anni di galera… poi, ancora, pensate che l’accusa di violenza decada e resti solo il furto… e continuate ad immaginare che gli anni di carcere restino sempre 5. In tutto ciò, consapevoli del fatto che eravate a casa con vostra moglie. Ma la cassiera della banca, per motivi che non conoscete, giura che eravate voi. Come vi sentireste? E Poi, pensate inoltre che la condanna arrivi senza neanche essere ascoltati… e vi richiedo, come vi sentireste?\r\nNon è facile ironia la mia, ne la ricerca estenuante di una giustificazione; come ho titolato, reputo semplicemente che quel che sta accedendo vada in direzione opposta di quei principi di giustizia ed uguaglianza di cui ogni organi giudicante dovrebbe farsi carico.\r\nLeggo e ascolto ogni giorno la goduria di un popolo di imbecilli che, semplicemente al fine di vedere condannati tesserati della squadra a loro ostile è propensa, disposta a veder calpestato ogni principio di uguaglianza dinanzi alla legge, accettando che a dei soggetti ben individuati venga impedito di difendersi nel modo più lecito e umano possibile.\r\nGli chiedo, è questo il mondo che vorreste? Un mondo dove, pur di veder condannato il vicino antipatico, sareste capaci di star silenti e gioiosi dinanzi ad una condanna ingiusta?! Mi vergogno per voi, da Italiano, da Cristiano, da Laico, da persona civile, mi vergogno per voi.\r\nOra tutti ad alzar scudi, tutti pronti ad asserire e ad avallare le legittime motivazioni e comportamenti di chi ha giudicato. Ci può stare, da parte di un presidente Figc o segretario coni.\r\nMa fino ad un certo punto. Perché io non voglio un magistrato che deleghi ad una trasmissione radio le motivazioni della mia sentenza, altrimenti mi legittima ad andare in tv e a difendermi in una conferenza stampa opportuna, a questo punto.\r\nIo non voglio essere lo spot di un intero scandalo senza lo stralcio di una prova, mentre chi è stato in carcere con prove abbastanza serie è di nuovo in campo con la fascia di capitano (mauri), chi è indagato dalle procure (conte non lo era), ovvero i vari Palacio, Cannavaro &co. rischiano di falsare il campionato, mentre tesserati di Milan (coppola) o Roma (guberti) condannati non portano alle loro società di riferimento lo stesso vento di melma mediatico che invece di sta abbattendo sulla Juve.\r\n\r\nIo vorrei che il processo serio sull’associazione che coinvolgeva anche i famosi zingari arrivi ad una conclusione, e non venga sottaciuto come invece sta avvenendo ovunque, oggi.\r\nIl processo serio è quello…. ed in quello sono coinvolti diversi calciatori o società; che stan pensando bene di far scivolare tutto nell’ambito sportivo… la procura penale è altra roba!E’ altra conseguenza!!!\r\nVorrei che gli antijuventini militanti, che in questo paese escono fuori come le lumache dopo la pioggia, facessero opera di coscienza, e si prendano la briga di esaminare la storia della loro società di appartenenza.\r\nIo l’ho fatto, e la storia della Juve, ve lo garantisco, non è più sporca di quella di molte altre società pappagallo che in questi giorni, più o meno velatamente, sospingono o appoggiano i loro tesserati in esternazioni di dubbio valore morale.\r\n\r\nPer finire, se posso, inviterei i rappresentanti delle istituzioni, ovvero Petrucci e Abete, a fare un piccolo esamino anche loro, evitando di essere la cassa di risonanza di un movimento sempre meno occulto; non ha senso bacchettare ogni uscita che arrivi da Torino, mentre si tace dinanzi ad esternazioni che piovono dal resto d’Italia. Ho addirittura sentito che Conte andrebbe deferito per quanto affermato in conferenza.\r\nDeferire un uomo perché ferito, perché minato nella dignità, perché posto spalle al muro solo per la sua appartenenza? E soprattutto, perché onesto???\r\nCon gradi e contesti differenti abbiamo elogiato, nella storia, chi ha saputo resistere; evitiamo, per una volta, questo perbenismo ipocrita che ci contraddistingue, tiriamo giù queste maschere assurde, facciamo processi seri.\r\nIl resto, è solo caccia alle streghe… che però, state attenti, a volte sanno anche cambiare casa.