La difesa della Juventus traballa: cos’è cambiato? Il focus
Dopo un lungo periodo d’imbattibilità, la rete della Juventus continua a gonfiarsi e qualcosa in difesa non sembra più funzionare. Ecco il focus sulla retroguardia dei bianconeri e che cos’è cambiato rispetto a qualche settimana fa.
Juventus, è allarme difesa: pesa l’assenza di Bremer
Inutile negarlo, qualcosa nella difesa della Juventus non sta più funzionando a dovere e ormai è chiaro già da un paio di settimane. Per lungo tempo, in questa stagione, è sembrata impenetrabile ma ora le occasioni concesse sono davvero tante.
Con lo Stoccarda c’è stato il primo e forte campanello d’allarme, con l’Inter è arrivata la conferma definitiva, ma che cos’è successo? Il primo motivo è semplicissimo: l’infortunio di Bremer. Il brasiliano era fondamentale, ha le qualità perfette per difendere come vuole Thiago Motta ed era in splendida forma.
Con Gatti c’era un affiatamento naturale che li rendeva una coppia fisica, aggressiva e molto attenta. Il secondo motivo risiede proprio nell’italiano. Da qualche settimana sta trovando poco spazio e non si conosce bene il motivo.
Non parte più titolare e si parla anche di tensione tra lui e Thiago Motta. Il tecnico ex Bologna sta provando anche Danilo in coppia con Kalulu, ma i risultati sono evidentemente fallimentari. Qualcosa deve cambiare al più presto, non sempre si riescono a fare quattro gol e subendo così tanto si rischia di perdere punti importanti per strada.
Juventus, c’è meno equilibrio
C’è infine un ultimo punto che merita attenzione, ovvero lo scarso equilibrio avuto dai bianconeri nelle ultime uscite. Quando si parla di difesa che balla, spesso ci si limita a considerare solo il singolo reparto, ma il ragionamento è molto più ampio.
In prima pressione i bianconeri non sono precisi e spesso gli avversari superano la prima linea con troppa facilità. A centrocampo si fa filtro, ma spesso le distanze sono troppe e non mancano gli spazi concessi. Sulle corsie si perde più di qualche duello, soprattutto Savona che deve ancora maturare, anche se è ovviamente su una buonissima strada. Infine, si arriva alla retroguardia e ai suoi problemi di cui abbiamo parlato in precedenza.
Insomma, serve sicuramente più attenzione e anche più cattiveria in transizione negativa, cosa che invece fino a poche settimane fa non era mai mancata.