Diceva il vero, monsieur Michel Platini quando in una recente intervista aveva detto sull’esposto della Juve sul comportamento della Figc su Calciopoli 2: «Si potevano risparmiare il francobollo». L’Uefa ha risparmiato il francobollo perché ha mandato una lettera via fax il 30 settembre in cui ufficializza l’inchiesta del supremo ente calcistico europeo sull’operato della Figc in merito alla questione Calciopoli 2. La lettera Uefa ricorda che la Juve chiede un’investigazione sulla questione scudetto 2006, sulle indagini su Calciopoli 1 e 2 e sullìipotesi di esclusione dell’Inter dalla Champions. Il responsabile del panel d’investigazione sull’operato delle disciplinari delle federazioni europee e dei servizi legali dell’Uefa, Pierre Cornu, ex procuratore del cantone di Neuchatel, ha inviato la cortesissima lettera nella quale – però- chiede alla Figc spiegazioni ufficiali sulle modalità con cui è stata trattata la materia di calciopoli, su come si sia indigata sull’Inter e sulle ragioni che hanno portato alle decisioni assunte il 18 luglio ultimo scorso. Cornu mette fretta alla cortese Figc, sicuro che le spiegazioni di Abete siano utili a chiudere il “malinteso”: per scritto dovranno motivare la loro «non competenza ad agire», in seguito all’emergere dei fatti nuovi che hanno portato alla relazione di Palazzi. Il tutto – cortesemente – entro il 19 ottobre prossimo venturo: 15 giorni ancora per spiegare. Per l’invio dei documenti utili a far capire agli investigatori di Platini qualche francobollo dovranno usarlo: richiedesi documentazione in originale, s’il vous plait.\r\nMa chi è Pierre Cornu, l’autore di questa lettera formalmente ineccepibile e piena di significati? E’ entrato in Uefa lo scorso gennaio, è il procuratore generale del Cantone di Neuchatel: insomma è il Narducci della Svizzera francese ed è il consigliere capo di Platini per gli affari legali in materia di integrità e regolamentazione, insomma è a capo del gruppo di lavoro che ha l’incarico di verificare che le associazioni nazionali abbiano procedure di giustizia sportiva coerenti col sistema Uefa, che tutto nelle singole federazioni si svolga in modo corretto, ma anche di assistere la Uefa negli eventuali contenziosi coi tribunali cantonali svizzeri (come nel caso Sion). Dopo la laurea in legge e la pratica da avvocato, la carriera da magistrato investigativo, da pm insomma. Per anni Cornu ha lavorato alla Federcalcio Elvetica nelle varie commissioni disciplinari, divenendone anche presidente: è presidente della corte federale della Federcalcio svizzera.\r\n\r\nCredits: Tuttosport\r\nFracassi Enrico