Moise Kean è l’uomo copertina del momento: dopo le recenti prestazioni con la maglia della Juventus è arrivata anche la convocazione e il primo gol con la nazionale italiana di Roberto Mancini. Tutti parlano di lui, alcuni male sostenendo che lo si stia “pompando” troppo, ma la verità è che la Juve ha tra le mani un vero e proprio crack. È stato il primo millennial ad andare in gol in Serie A e il primo ad andare in rete anche in nazionale e visto che i numeri non possono essere smentiti, l’impressione è che a qualcuno la sua esplosione stia causando mal di pancia.
Intervistata da Tuttosport oggi, la mamma di Kean, la signora Isabelle, esalta l’ambiente della Juventus, che ha accolto il figlio e gli ha consentito di maturare fino ad arrivare in nazionale. “Lo hanno accolto che era un bambino e me lo hanno trasformato in uomo. Lo hanno fatto studiare e allenare – continua – , lo hanno svezzato: non solo in campo ma anche nella vita fuori. Gli hanno fatto da padre”. Quando arrivò in bianconero, infatti, si diceva che Moise avesse un brutto carattere e che rischiava di bruciarsi con atteggiamenti simili a quelli di Mario Balotelli.
La vicinanza di un campione come Cristiano Ronaldo, invece, sembra gli stia facendo molto bene e ora è cambiato tutto anche sulle trattative per il suo futuro. Kean ha un contratto in scadenza a giugno 2020, ma Fabio Paratici sta già lavorando con l’agente Mino Raiola. Da tempo si dice che anche in caso di rinnovo il centravanti classe 2000 potrebbe essere usato come pedina di scambio per arrivare ad altri obiettivi di mercato (De Ligt dell’Ajax, ad esempio), ma con il passare dei giorni è sempre più concreta la possibilità che Kean rimanga alla Juve con un ruolo da protagonista già dall’anno prossimo.