Moise Kean ancora decisivo: dopo i due gol messi a segno con la nazionale italiana nel giro di pochi giorni, il bomber bianconero ha deciso oggi la sfida vinta dalla Juventus con l’Empoli per 1-0. Ed è un altro record per il centravanti classe 2000: è il giocatore più giovane, dai tempi di Balotelli, a mettere a segno 8 gol in Serie A. “Sono molto contento – ammette a Sky Sport al termine della partita – , è un altro record. Come ho detto, sono sempre pronto a batterne altri”. In molti si attendevano il suo impiego dal 1’, ma Allegri continua a misurarne il minutaggio per “tutelarlo” dai troppi complimenti. Il diretto interessato nicchia: “Il lavoro è l’unica cosa che può aiutare a dare tanto in campo e a dimostrare ciò che valgo, ogni domenica”.
Nel corso della conferenza stampa della vigilia, Massimiliano Allegri ha chiesto a tutti di andarci piano con i complimenti, perché Kean non è ancora Ronaldo e Messi e bruciarlo è un attimo. Il centravanti della Juventus dà ragione al mister: “Giustamente io non sono Cristiano, non sono Messi, spero di esserlo un giorno – conclude – , con il lavoro un giorno magari potrei essere al loro livello”.