Nel calciomercato estivo la Juventus ha venduto Moise Kean alla Fiorentina e ora l’attaccante azzurro sta conquistando i tifosi viola a suon di gol e ottime prestazioni. È un rimpianto per i bianconeri?
Nessuno ha la sfera di cristallo, a volte s’indovina il colpo di mercato mentre altre volte si prende un abbaglio. In estate Kean ha cambiato casacca, la Juventus lo ha ceduto alla Fiorentina senza nessuna particolare paturnia dati i pochi minuti avuti a disposizione con Massimiliano Allegri.
Anzi, a conti fatti sembrava un colpo molto utile per fare cassa e per avere fondi da investire su altri profili. Il mercato della Juve si è poi chiuso con zero colpi in entrata in attacco e i soli Vlahovic e Milik a dover gestire un intero reparto.
Il polacco non ha però ancora avuto modo di scendere in campo a causa dei problemi fisici e il serbo ha dovuto fare gli straordinari. Nel mentre, le prestazioni di Kean sono aumentate di livello fino a farlo diventare imprescindibile nello scacchiere di Palladino.
A questo punto la domanda sorge spontanea: c’è qualche rimpianto in casa Juve? Iniziamo dicendo che con la maglia bianconera non è mai riuscito veramente a dimostrare il suo valore, ma al contempo non ha nemmeno avuto a disposizione molto minutaggio.
Difficile per lui quindi avere continuità di rendimento quando la continuità mancava anche nelle presenze. Analizziamo i numeri della cessione e le sue statistiche stagionali.
Moise Kean è stato venduto alla Fiorentina per 18 milioni di euro, una cifra adeguata per il rendimento avuto alla Juventus ma che sembra inferiore rispetto al suo valore visti i numeri di questo inizio di stagione. Il classe 2000 è fino a qui sceso in campo in 12 occasioni siglando 9 gol e offrendo un assist ai compagni in Serie A. In Conference League, invece, ha accumulato una presenza condita da una rete.
Considerata la difficoltà nel trovare il gol per la Juventus e la mancanza di alternative quando Vlahovic manca, Kean, a conti fatti, avrebbe fatto molto comodo.