Juventus-Torino 4-0: presi a pallonate
L’editoriale sul derby Juventus-Torino di ieri: pessimo Mihajlovic, Baselli quantomeno ha chiesto scusa, la Signora ha un potenziale tecnico stratosferico
Juventus-Torino 4-0. Il derby andato in scena ieri sera è stato uno di quelli meglio giocati dalla Juventus negli ultimi anni. Credo soprattutto grazie al fatto che è arrivato molto presto nel calendario, così che la Juve lo ha potuto preparare senza troppi assilli di classifica e di gironi di Champions. Il turn over fatto dal nostro Mister con la Fiorentina è stato eccellente, è arrivata una squadra a questo appuntamento molto molto tonica. La Juventus subito concentrata. Il Toro sembrava in partita. I giocatori del Torino sono già poca cosa a livello tecnico, ma sono veramente pochissima a livello umorale. Credo rovinati da un ambiente sempre caricato a mille. Sbagliano i tifosi granata a caricare questa partita di significati, sbaglia il loro Mister a rincarare la dose. I suoi discorsi nel pre-partita su padroni e operai, su poveri e ricchi, non hanno senso visto che al Toro tutti i giocatori compreso Mihajlovic sono ricchi rispetto alla media della popolazione e men che meno si possono paragonare agli operai. Comunque da questo frutto marcio nasce l’espulsione di Baselli, uno che qui a Torino sento dire da un pezzo che è un mezzo fenomeno. Ma sono abituato. I Granata così come i tifosi del Napoli sono maestri a decantare i propri giocatori. Erano fenomeni Cristallini, Mezzano, Sommese, Semioli, Cerci, Sordo e potrei fare una serie infinita, così come oggi sono fenomeni Baselli, Rincon ovviamente che da noi era considerato una pippa.
Non si sa dove inizia l’arte di metter in mostra i propri prodotti e la pochezza di farsi piacere quello che si ha. La verità è che il Toro è una buona squadra di ragazzi volenterosi con qualche buona individualità tipo Sirigu e Belotti e niente piu’, e la Juventus è uno squadrone. Basterebbe prepararla così e si mirerebbe a fare buona figura invece di mettersi alla pari, invece di giocare a fare i piangina e le vittime del sistema. D’altronde non c’è partita neanche come storia. Il Toro va ricordato semplicemente per la squadra del grande Torino, una squadra formidabile tuttavia in un calcio semi-dilettantistico, costruita pezzo per pezzo proprio come la Juventus oggi, tanto è vero che non avevano quasi nessun giocatore del vivaio, tanto è vero che giocatori come ad esempio Gabetto erano stati acquistati dalla Juventus a suon di milioni. Questo, mentre gli altri giocavano magari con i calzolai o con gli operai in squadra per davvero. Mio non caro Miahjlovic. Tolto il Grande Torino la storia del Toro è veramente poca roba rispetto a quella della Juve. Non è presunzione è pura constatazione. Fra la Juve e il Toro non c’è quell’equilibrio che ci puo’ esser nel derby Genovese o di Milano o di Roma dove si affrontano squadre che spesso si equivalgono. Il derby della mole è piu’ paragonabile al derby di Monaco di Baviera fra Bayern Monaco e Monaco 1860 o a quello di Barcellona fra Barça ed Espanyol oppure fra Liverpool ed Everton. C’è una squadra che fa la storia del calcio e un’altra squadra. La seconda squadra della città. Punto. Bisogna che se ne facciano una ragione. Sono la seconda squadra di Torino e null’altro.
Juventus-Torino: l’espulsione non ha inciso
E torniamo alla partita. L’espulsione di Baselli è sacrosanta. Vivaddio se ne è accorto pure lui e a fine partita ha chiesto scusa. Purtroppo se sei già ammonito e la prima ammonizione regolamento alla mano è giusta non puoi entrare a Karate in mezzo al campo. Lo insegnano già nelle scuole calcio che se hai preso un giallo ti devi limitare. E’ vero Baselli nel suo salto folle si ricorda in volo che sta facendo una cazzata e ritrarre le gambe, tuttavia con le ginocchia finisce sulla schiena di Pjanic. se non avesse ritratto le gambe sarebbe stato da rosso diretto e probabilmente avrebbe steso il nostro. Da lì il Toro è scomparso dal campo. 3 considerazioni: prima – La Juve era già passata in vantaggio e sembrava già poter agevolarsi di questo vantaggio. Seconda – IL Toro aveva già subito un contraccolpo psicologico da questo vantaggio arrivato solo al 16mo ed era 10 minuti (l’espulsione arriva al 25mo) che non vedeva boccia e l’espulsione è proprio sintomo di questo disagio. Terza considerazione. Non è scritto da nessuna parte che una squadra in 10 prenda un’imbarcata, proprio alcuni giorni fa la Fiorentina è rimasta in 10 ed è rimasta in partita fino al 95mo. Quindi zero scuse avete perso meritatamente.
Comunque, dopo l’espulsione il Toro si è completamente squagliato. Il loro pessimo Mister invece di tenere unita la squadra ha iniziato un personalissimo squallido spettacolo contro la terna arbitrale, probabilmente volto a farsi espellere anche lui in modo da aver la scusa di fare la vittima in sala stampa. La Juventus invece ha continuato a giocare a pallone così come Sirigu che è stato il migliore in campo del Torino e con 3-4 parate strepitose ha evitato che arrivasse un risultato epico. Sì, perché il risultato giusto ieri sarebbe stato per lo meno 6-0 ma anche 8. Ottimi tutti i nostri Dybala, Pjanic su tutti ma anche Mandzukic, Alex Sandro, Cuadrado, Chiellini, Matuidi. Mi è piaciuto Bernardeschi quando è entrato così come Costa in alcune giocate, anche se si vede che entrambi non sono ancora ben amalgamati al sistema di squadra. C’è un potenziale tecnico notevolissimo come ha sottolineato a fine gara Pjanic e soprattutto ancora quasi totalmente inespresso perché di difficile gestione. C’è tantissimo talento calcistico in questa squadra. Speriamo prima o poi di vederlo a pieno regime. Ieri se ne è avuto un assaggio e, diciamocelo, è stata una goduria.