Giunti alla settima giornata, sembra quasi scontato che al comando delle continue discussioni calcistiche possano esserci prime analisi e critiche, anche obiettive in alcuni casi, sull’iter appena intrapreso da una dirigenza nuova e ancora in bilico tra fazioni favorevoli al suo operato ed altre che spesso eccedono nei giudizi contrari. Il lungo progetto del corso “Agnelli-Marotta” produce i suoi piccoli frutti, dando sporadicamente segni di crescita e di positività che nella precedente annata erano spesso assenti. La squadra acquista solidità e compattezza col passare del tempo e dei risultati ottenuti dal campo, con la calma e le attese di cui necessita per evolvere un organico ancora in edificazione. Non a caso, Roma non è stata costruita in un giorno!\r\nBenchè le innumerevoli e avverse opinioni nei riguardi di un calciomercato gestito celermente, forse troppo a causa degli impegni imminenti, facessero capo non solo alle voci e alle discussioni da bar, ma anche all’interno di una parte di web piena di pregiudizi infondati, o forse comprovati in maniera superflua, soltanto per il gusto di buttare fango su un capro espiatorio o semplicemente per la mancanza di elementi da trattare, all’improvviso si è arrivati a lodare le grandiose imprese del nuovo corso bianconero, imbattendosi così nella solita sgradevole incoerenza.\r\nPurtroppo nel mondo sportivo e calcistico in particolare, non c’è mai troppa serenità e non esiste quell’ “arrendevolezza” necessaria nei casi di totale cambiamento. In questo caso errare è umanissimo, più che giustificato, eppure per molti è severamente vietato. Chi all’inizio acclamava l'”ascesa” di Andrea Agnelli, dopo mesi di raro scetticismo, può finalmente ritenersi soddisfatto. La squadra si mescola nel gruppone principale, pronta a staccarsi grazie alle prodezze di un Krasic modello Nedved, alla sicurezza di un Felipe Melo ritrovato, alle geometrie degne di personalità di un Aquilani che ha rintracciato il suo habitat naturale e ad una difesa quasi assestata ed impostata all’insuperabilità. E cosa sarebbe successo se “qualcuno” non fosse intevenuto sul fronte Calciopoli? Ebbene, anche a Napoli, durante la scorsa udienza, ha preso parte il legale della società bianconera, Giuseppe Vitiello, il cui compito è sembrato semplice semplice, tanto da aver “interrogato” Alex Del Piero con l’intento di far capire che la Juventus, quella dei 91 punti, non aveva certo bisogno di “spinte arbitrali”! Quindi, l’ambiente generale bianconero è sulla retta via, poi non importa se in un Europa League quasi “snobbata” i risultati stentano a decollare, prima o poi anche in quel caso arriveranno ottime soddisfazioni…\r\n\r\n(Di Gianluca Scatena per ‘Forzajuveblog’)