Il big match vinto dalla Juve per 2-0 a San Siro, contro il Milan, non ha effettivamente fatto brillare gli occhi del popolo bianconero per un’eccelsa qualità del gioco espressa dalla squadra di Massimiliano Allegri, ma Chiellini e compagni hanno convinto per piglio autoritario, personalità e capacità di comandare la gara senza mai soffrire. Al netto di ciò, purtroppo, bisogna segnalare ancora una serie di errori tecnici individuali nella misura del passaggio, difetto grave (e annoso) di un undici che, spesso e volentieri, ha rasentato la perfezione. Sabato 24, alle ore 18:00, la Spal di Mister Semplici farà visita ai campioni d’Italia. E i Cerbiatti, senza dubbio alcuno, non verranno a Torino per una spassosa gita turistica. I ferraresi, con 13 punti in classifica e al quindicesimo posto, si trovano attualmente a quattro lunghezze dalla zona retrocessione, al momento occupata dall’Empoli (terz’ultimo in graduatoria), e hanno totalizzato solo un misero punto nelle ultime tre partite della massima serie. L’ultima vittoria, peraltro prestigiosissima, risale alla nona giornata di campionato, in cui violarono l’Olimpico di Roma sconfiggendo i giallorossi con un netto 2-0. Dunque, considerando la situazione tutt’altro che rosea, la Spal affronterà la Juventus cercando di vendere cara la pelle sino al triplice fischio arbitrale.
Max Allegri sarà costretto alla rinuncia certa di Emre Can, Khedira e Bernardeschi. Una fra le ipotesi di formazione più concrete è un 3-4-3 costituito da: Perin; Barzagli, Bonucci, Rugani (Benatia); De Sciglio, Bentancur, Pjanic (Matuidi), Alex Sandro; Cuadrado (Douglas Costa), Mandzukic, Cristiano Ronaldo. In conferenza stampa, il tecnico labronico non ha escluso l’impiego di Cancelo o Cuadrado come mezz’ali, soluzione che sfocerebbe in un probabile 4-3-3 con De Sciglio e Alex Sandro esterni bassi e Cancelo o Cuadrado al fianco di Pjanic e Bentancur. Leonardo Semplici sarà alle prese con la verifica dello stato di salute di Vicari e Faser, non in perfette condizioni, ma il modulo dovrebbe essere il solito 3-5-2 composto da: Gomis; Cionek, Bonifazi (Simic), Felipe; Lazzari, Kurtic, Schiattarella, Missiroli, Costa; Petagna, Antenucci.
Rispetto alla sfida di San Siro contro il Milan, la Juve avrà l’obbligo di giocare nettamente meglio dal punto di vista tecnico, cercando di sfruttare con insistenza le fasce, visto e considerato che la Spal, in fase di non possesso, tende a raccogliersi e a formare due linee strettissime in 20-25 metri, con tutti i suoi uomini dietro la linea della palla che hanno il compito di fare grande densità nella terra di mezzo, schierandosi con un 5-4-1 o con un 5-3-1-1. I bianconeri, proprio per via dell’atteggiamento che probabilmente assumeranno i ferraresi, dovranno muovere il pallone costantemente da un lato all’altro del rettangolo verde, in modo tale da trovare il pertugio giusto, ma senza eccessiva frenesia e ansia.
Altra caratteristica degli spallini, in fase di non possesso, è la marcatura degli appoggi, atta a impedire all’avversario di trovare facilmente il compagno soprattutto con passaggi corti. Invece, quando i ragazzi di Semplici perdono palla, accorciano prontamente in avanti, alzandosi con decisione per raggiungere l’obiettivo di riconquistare il pallone il prima possibile. In fase di possesso, sovente, cercano l’attacco diretto per innescare subito soprattutto la loro seconda punta. Pertanto, occhio alle verticalizzazioni dei centrocampisti biancazzurri, sulle quali la Juventus non dovrà mai farsi cogliere impreparata. Le partite con le cosiddette piccole, si sa, nascondono spessissimo le insidie maggiori. La Vecchia Signora, se scendesse sul manto erboso con il pensiero al match di Champions contro il Valencia, commetterebbe un errore madornale. Quindi, testa solo ed esclusivamente alla Spal, con il dovere di centrare 3 punti fondamentali che servono come il fieno in cascina, nonché importanti per mandare un chiaro messaggio alle inseguitrici.