Juventus, Simone Pepe: “pensiamo positivo, ma non dobbiamo esaltarci”

Tre vittorie in cinque gare, il primato in classifica, una convinzione che cresce, all’interno del gruppo e della pubblico. Miglior avvio di stagione per la Juventus davvero non poteva esserci, ma Simone Pepe, che dell’umiltà ha fatto un marchio di fabbrica, è fedele alla linea del basso profilo: «I risultati fanno pensare in positivo, ma noi dobbiamo vivere e attraversare questo momento senza esaltarci – spiega il centrocampista durante il Filo Diretto di Juventus Channel di cui è stato protagonista – Come giudico il Pepe di questo periodo? Eh no, Pepe lo giudicheranno gli altri, io giudico la Juve, che sta facendo bene ed è l’unica cosa che mi interessa. La Nazionale? Credo che l’obiettivo di tutti i giocatori italiani sia partecipare all’Europeo, ma ora penso solo alla squadra, che sta dando soddisfazioni ai tifosi e che deve continuare su questa strada. Devo solo continuare a far bene qui, il ct sa cosa posso dare e il resto verrà di conseguenza».\r\nSe la squadra sta andando così forte però il merito è anche suo, che è subito partito alla grande, con tanto di gol all’esordio contro il Parma: «E’ stato fantastico, anche perché lo Stadio è bellissimo e dà una carica incredibile. La cosa che mi è rimasta più impressa è stata quando hanno dato il rigore al Parma nel finale di partita: c’è stato un minuto e mezzo di fischi davvero assordanti».\r\nL’ottimo avvio di Pepe ha solide basi anche nell’ottimo rapporto con Conte, con il quale il feeling è stato immediato «Con me è stato subito molto diretto e quando si parlava di una possibile trattativa con lo Zenit, mi ha detto chiaramente: “Tu non ti muovi da qui, quindi mettiamoci a lavorare sodo”. Quelle parole per me sono state una carica in più. Del resto lui parla molto con noi, è sempre diretto e sincero, ed è una delle doti più apprezzate».\r\nProprio Conte sembra essere l’uomo in più della Juve attuale, grazie alla grinta che riesce a trasmettere:  «Il nostro punto di forza in questo momento è l’intensità, che arriva dal lavoro settimanale, ma anche dal mister. Uno come lui sa come si vince e sa che ci vuole cattiveria agonistica in ogni partite. La sua abilità sta anche nello riuscire a trasmettercela. Dove possiamo arrivare? Non lo so. Ora siamo partiti bene, ma dobbiamo mantenere la mentalità da provinciale in ogni partita, anche con le cosiddette piccole. Non credo che la vittoria sul Milan possa destabilizzarci, perché sia il mister che i compagni più esperti sono già pronti a tenere alta la tensione».\r\n\r\nCredits: Juventus.com\r\nFracassi Enrico