Juventus – Roma: un match importante contro una squadra in seria difficoltà

Archiviata la stracittadina della Mole, vinta dalla Juventus 1-0, all’Allianz Stadium giungerà una Roma cagionevole. Non approfittarne sarebbe delittuoso

Vincente ma per nulla convincente la Juve di scena all’Olimpico di Torino, dove ha battuto di misura il Toro, 1-0, in una gara assai deludente da parte dei bianconeri sotto l’aspetto squisitamente qualitativo e tecnico. Madama ha sofferto il pressing alto, a tratti forsennato, esercitato dall’undici di Mazzarri, ma soprattutto ha sbagliato di tutto e di più dal punto di vista della tecnica individuale. Sabato 22, alle 20:30, si disputerà all’Allianz Stadium una partita di notevole importanza contro la Roma di Eusebio Di Francesco. Non illuda il 3-2 casalingo dei giallorossi con il Genoa, perché la prestazione dei Capitolini è stata tutt’altro che entusiasmante. Tradita in due occasioni da un Olsen in versione Olsarius, anche se nel caso della seconda  (clamorosa) papera il portiere si è salvato grazie all’intervento del VAR che ha annullato il gol viziato da un fuorigioco, la Roma ha seriamente rischiato di soccombere in più di una circostanza, a causa di una fase difensiva non troppo dissimile da quella di una squadra oratoriale.

Ad esclusione di Barzagli, Cancelo e Cuadrado, Massimiliano Allegri dovrebbe avere a disposizione l’organico praticamente al completo. Il tecnico labronico potrebbe orientarsi su un 4-3-1-2 formato da: Szczesny; De Sciglio, Bonucci (Benatia), Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Cristiano Ronaldo. Occhio a un eventuale impiego di Douglas Costa dal primo minuto. Se così fosse, il brasiliano giocherebbe al posto della Joya Dybala in un attacco a 3, dove verrebbe schiarato largo a destra, con CR7 sull’out opposto e Mario Mandzukic al centro.

Di Francesco dovrà valutare attentamente la condizione di Dzeko, El Shaarawy, Lorenzo Pellegrini, De Rossi, Ćorić e Florenzi, poiché alle prese con guai fisici. Da Trigoria filtrano indicazioni che inducono a ipotizzare un 4-2-3-1 composto da: Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi, Cristante; Under, Zaniolo, Kluivert; Schick (Dzeko). Per il tecnico pescarese sarà fondamentale sapere se potrà contare o meno sulla presenza di Alessandro Florenzi, poiché nel caso in cui fosse abile a arruolabile al 100%, il nazionale italiano partirebbe titolare come quarto di destra di difesa oppure come esterno alto, sempre sul versante destro, insieme a Zaniolo e Kluivert dietro a Schick o Dzeko.

Juventus – Roma: il commento tattico

Nel match contro i giallorossi la Juventus dovrà sfruttare parecchio l’ampiezza del campo attraverso le corsie esterne, vero tallone d’Achille della Roma vista nelle ultime uscite in campionato e in Champions. La squadra di Di Francesco, infatti, sovente si fa cogliere impreparata sugli esterni, sguarnendo le fasce per via del mancato abbassamento tempestivo dei suoi laterali che spesso soffrono sulle situazioni di palla scoperta, concedendo così grandi praterie all’avversario. Proprio per questa ragione, Chiellini e compagni dovranno essere abili a colpire sulle corsie esterne, cercando di innescare in velocità i propri uomini di fascia, possibilmente puntando in modo deciso su una verticalità immediata. In fase di non possesso, invece, la Juve avrà il dovere di prestare massima attenzione alle ali giallorosse, che tendono alla ricerca della superiorità numerica o del cross sfruttando il fondo, o ad effettuare improvvisi tagli alle spalle; nonché agli inserimenti a fari spenti dei centrocampisti, in grado di rendersi particolarmente pericolosi negli ultimi 15-20 metri quando attaccano l’area per battere a rete, approfittando in alcune occasioni delle seconde palle.

In questo momento il vero limite della Roma è palesemente psicologico, basti pensare alla fragilità emotiva che i Capitolini dimostrano nella condotta complessiva delle gare. La Vecchia Signora, al contrario, arriverà alla partita di sabato senza alcuna difficoltà sotto l’aspetto mentale. Ciò sarà importantissimo per imporsi sui giallorossi, ma senza commettere il madornale errore di sottovalutarli. Come recita l’antico (e saggio) proverbio: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.