La rosa attuale è difficile da migliorare – dice moggi – , servono investimenti per puntare più in alto: è vero, lo abbiamo sempre scritto su queste pagine. La Juve è lontana dalle migliori d’Europa, è quasi impossibile trovare giocatori migliori di quelli che ci sono. In particolare i sostituti di Buffon e Pirlo. Ma i tifosi non hanno pazienza, vogliono la Champions, guardano al povero Benfica arrivato alla seconda finale consecutiva di Europa League. Sembra quasi che Conte non abbia vinto niente finora. E invece ha ottenuto ben due trofei in uno: battere questa Roma e fare (probabilmente) 102 punti. Sarà un primato difficile da superare nel futuro prossimo e lontano. Il tempo è la questione centrale: chiedere investimenti è in controtendenza con la situazione attuale dell’economia e del calcio italiano. Conte fa bene dunque a dire: «Non ho mai chiesto niente di più», dice l’allenatore vuole solo chiarezza sugli obiettivi, per fare il bene della Juve e il suo, «se ci chiariamo, resto volentieri». Esternazione questa tanto più accettata qualora fosse stata fatta nel chiuso di una stanza, faccia a faccia con Andrea Agnelli, ma è proprio in funzione di questa esternazione che Antonio resterà l’allenatore della Signora.