Con 27 gol subiti in 30 partite la Juventus ha dopo 30 partite la migliore difesa della Serie A in coabitazione con l’Inter. Nonostante ciò i bianconeri si trovano a -12 punti dai nerazzurri, attualmente in testa: le statistiche sugli expected goals dicono che i ragazzi di Andrea Pirlo concretizzano meno di quanto producono e incassano gol sostanzialmente in linea con il dato sulle occasioni concesse agli avversari. Insomma, non c’è equilibrio tra fase difensiva e offensiva, ma questo lo si capiva anche senza dover guardare queste statistiche.
Sta di fatto che negli ultimi 10 anni i 27 gol subiti dopo 30 partite sono il dato peggiore del ciclo. Nemmeno con Sarri lo scorso anno si è fatto peggio: dopo lo stesso numero di gare, infatti, le reti subite erano 26. La difesa della Juventus è la peggiore del ciclo di Agnelli e il trend delle ultime uscite è preoccupante. Basti pensare che nelle più recenti 7 partite la squadra di Pirlo a sempre incassato almeno un gol rispettivamente contro Lazio, Porto, Cagliari, Benevento, Torino, Napoli e Genoa. Ovviamente, non si tratta solo di una questione di difensori, ma è tutta la fase difensiva che deve essere messa sotto esame.
Giocare pressando alti spesso crea voragini alle spalle dei centrocampisti esponendo i difensori alla copertura di troppi metri di campo. Praterie che si sono viste già da inizio stagione e che non sono mai state corrette nei mesi. Impossibile pensare a un’inversione di rotta in queste ultime gare della stagione. Solo in tre occasioni in stagione, la Juve ha dato prova di solidità: contro la Roma nel match di ritorno in campionato e nelle due sfide di Coppa Italia contro l’Inter. In quei casi Pirlo ha snaturato il suo credo per tornare ad una difesa posizionale e niente pressing.