Juventus – Parma 4 – 0\r\nJuventus (4-2-4): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, De Ceglie; Marchisio, Pirlo; Pepe (31′ st Krasic), Del Piero (22′ st Vidal), Matri (12′ st Vucinic), Giaccherini. A disposizione: Storari, Bonucci, Elia, Toni. All.: Conte.\r\nParma (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Rubin; Valiani, Morrone, Galloppa (29′ st Ze Eduardo), Modesto (16′ st Biabiany); Giovinco; Pellè (19′ st Floccari). A disposizione: Pavarini, Feltscher, Blasi, Crespo. All.: Colomba.\r\nArbitro: Celi\r\nMarcatori: 16′ Lichtsteiner, 55′ Pepe, 73′ Vidal, 83′ Marchisio.\r\nAmmoniti: Giaccherini (J), Lucarelli (P)\r\nEspulsi: 45′ st De Ceglie (J)\r\n\r\nheight=370\r\n\r\nIL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI (SCIABOLATAMORBIDA)\r\nVittoria meritatissima per una Juventus che bagna con il risultato migliore la prima gara ufficiale nel nuovo – nonché splendido – stadio. Parte quindi bene il nuovo corso che ha portato l’ex capitano di mille battaglie, Antonio Conte, a sedere in panchina per cercare di ritrovare quella mentalità vincente che manca da troppo tempo. Da bilanciare bene i meriti juventini coi demeriti di un Parma assolutamente inguardabile. Se da una parte la Juve gioca bene e vince pur senza strafare dall’altra il Parma è veramente pochissima roba. Pellè può giusto provare a tenere su qualche lancio lungo, Giovinco è l’ombra di sè stesso, Modesto e Valiani non pungono sugli esterni e Galloppa non è ispirato come in altre occasioni. Ne esce quindi un match in cui Pirlo sale in cattedra e spiega calcio al pubblico sugli spalti e a casa ed in cui il buon Pepe, spesso martoriato dalle critiche dei suoi tifosi, disputa una partita che gli vale il titolo di MVP in coabitazione proprio con l’ex regista milanista, vero top player dell’ultima campagna acquisti bianconera. Nota a margine: l’espulsione di De Ceglie potrebbe mettere in qualche difficoltà Conte. L’unica alternativa di ruolo in rosa è infatti un Fabio Grosso che sembra solo l’ombra del cugino di quel terzino Campione del Mondo – con pieno merito – nel 2006. Possibile – se non probabile – che Conte alla fine decida di sostituire il terzino valdaostano con Vidal, che difensore di ruolo non è ma che può disimpegnarsi bene nel ruolo.\r\n\r\n