Juventus-Olympiacos: un passo indietro nel gioco, uno in avanti nel girone

Troppi passaggetti all’indietro contro avversari arrocati e pronti a colpire in contropiede: l’analisi del giorno dopo di Juventus-Olympiacos

La Juventus non ha giocato bene contro l’Olympiakos soprattutto rispetto alla prestazione contro il Torino. L’approccio non è stato dei migliori, distratti, lenti a tratti confusionari. C’è voluto molto tempo per venire a capo della situazione. In coppa ci può stare di avere qualche difficoltà, le insidie sono sempre molte, tuttavia non ci sta di patire così tanto una squadra mediocre come l’Olympiacos. Sembrava che noi perdessimo tempo a studiare chissà che cosa, mentre loro sapevano benissimo quello che dovevano fare. Nella prima mezz’ora, per assurdo, mentre noi cercavamo di capire il da farsi, loro sono stati 2 o 3 volte molto pericolosi con dei contropiedi soprattutto dal lato di Sturaro. Si può accettare di non esser sempre al Top giocando ogni 3 giorni, tuttavia si è rischiato troppo. Allegri ha dovuto sopperire all’assenza dell’ultima ora di Pjanic che si è verificata essere alquanto pesante, in quanto Bentancur seppure valido in interdizione non ha le giocate di Miralem. Alla fine mancava proprio un po’ di luce in campo.

La partita è andata avanti per circa un’ora stanca mente qualche colpo di testa di Mario Mandzukic ha cercato di destarla e tenere impegnato il portiere avversario che è stato bravo in qualche occasione. Il primo tempo è scivolato via quasi inguardabile si è salvato solo 10-15 minuti finali. Fortunatamente nel secondo tempo la Juve ha alzato i ritmi in modo che i difensori dell’Olympiacos potessero essere messi in difficoltà. Le chiavi di volta sono state la sostituzione di Cuadrado al solito volenteroso ma poco incisivo, con Higuain. Il Pipita è entrato in partita con la grinta giusta e a contribuito a schiacciare l’Olympiacos nella propria metà campo. Su una delle tante mischie che si sono create a causa dei cross di Costa e di Sandro l’ha sbloccata lui, da lì in poi la Juve ha trovato un più ampio respiro e l’ha gestita meglio. Anche Douglas Costa si è giovato del cambio del colombiano. Infatti cambiando di fascia a destra ha trovato più costantemente i suoi scatti e i suoi cross. Credo potesse essere la partita di Bernardeschi per molti motivi. Avremmo potuto metterci a tre a centrocampo ma avrebbe potuto anche sostituire Manzo in fascia che un bel momento appariva veramente stanco. Tuttavia su una delle tante percussioni proprio Mandzukic raddoppiava e chiudeva la partita.

In definitiva, è stata una Juve nel primo tempo insufficiente, nel secondo tempo migliore ma ancora non bellissima, certo con un’altra mentalità che si poteva avere fin da subito considerando la poca caratura dell’avversario. La Juve vince ma non convince. Un poco una costante di questo inizio di stagione. Peccato perché col Toro si erano viste belle trame. Ottimo risultato e benissimo il non aver preso gol. Tuttavia resta da migliorare il gioco soprattutto contro squadre che si chiudono a riccio e non giocano a calcio. In questo bisogna fare veramente un passo avanti perché vedere un primo tempo giocato sotto ritmo senza idee con passaggetti all’indietro che non portano a niente è veramente un brutto spettacolo. Bene, molto bene il ritorno al gol del Pipita a cui un poco di riposo evidentemente ha fatto bene.