Juventus-Olympiacos, conferenza stampa Allegri e Marchisio [Video]

Juventus-Olympiacos: Massimiliano Allegri e Claudio Marchisio in conferenza stampa hanno risposto alle domande dei giornalisti – TRASCRIZIONE E VIDEO

allegri-marchisio-conferenza-stampaAlla vigilia di Juventus-Olympiacos, Massimiliano Allegri e Claudio Marchisio si sono presentati in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Sarà una partita da dentro o fuori per i bianconeri, che se vorranno passare il turno in Champions League, dovranno quantomeno vincere, meglio se con due gol di scarto. “Bisogna rimanere sereni – esordisce Allegri – e non farsi travolgere o dare troppo peso a ciò che si dice dall’esterno, che la Juve non ha il dna europeo, che ha il complesso europeo. La verità è che la Juve ha giocato tante finali ma ne ha vinte poche. Domani sarà molto importante affrontare l’Olympiacos con tanta concentrazione, giocando bene e soprattutto dando grande intensità alla partita. In 95 minuti ci giochiamo quasi sicuramente il passaggio del turno. Sarà obbligatorio vincere, anche se nel calcio può sempre succedere di tutto”.\r\n\r\nAlla Juventus mancheranno forse 6-7 elementi, con la difesa letteralmente in emergenza: si parla di un possibile cambio di modulo, ma Allegri non dà indicazioni in conferenza stampa.\r\n

Non mi inventerò nulla, non ci sarà niente da inventare. Vedremo come stanno Asamoah e Ogbonna e in base al loro recupero farò la formazione. Se mancassero tutti e due, Padoin può giocare benissimo da esterno sinistro, ha fatto bene a Empoli quando è entrato, è un ragazzo affidabile sul piano tecnico ma soprattutto tattico. Non sono preoccupato. Recuperarli sarebbe importante per avere un numero maggiore di giocatori fra cui scegliere. Dirvi ora chi giocherà domani è praticamente impossibile. Devo ancora vedere se Ogbonna e Asamoah saranno a disposizione. Davanti – ammette – Morata ha fatto gol a Empoli. Però Llorente sta bene, sta meglio e mi riserverò di fare questa scelta domani mattina.

\r\nL’Olympiacos ha già battuto la Juve ad Atene e non verrà di certo a Torino per regalare alcunché:\r\n

Mi aspetto più o meno la partita che hanno fatto ad Atene. Noi – continua Allegri – dovremo fare un’altra partita sul piano tecnico, lì abbiamo sbagliato troppi passaggi nel primo tempo. In casa dovremo avere un’intensità maggiore, senza farsi prendere dall’ansia o dalla fretta. Ci vorrà pazienza, tenere i nervi saldi e sfruttare tutto il tempo a disposizione per portare a casa il risultato che ci interessa. Bisognerà vincere e magari con due gol di scarto, sarebbe importante per gli scontri diretti. Ma intanto vinciamo e non sarà semplice.

\r\nVietato regalare un tempo, come la Juve sostanzialmente sta facendo da diverse settimane a questa parte:\r\n

E’ la dimostrazione che la squadra sta bene, cresce nel secondo tempo. Anche a me piacerebbe risolvere tutte le partite nel primo tempo, ma a volte non succede. Il fatto di aumentare sempre il ritmo nella ripresa è un dato molto importante, perché di solito succede che nei secondi tempi gli altri tendono a calare. Nello spogliatoio non c’è nessun complesso, la verità è che finora abbiamo giocato ottime partite ma purtroppo a Madrid (dove secondo me abbiamo fatto un’ottima partita) e ad Atene (dove abbiamo sbagliato molto e poi il loro portiere è stato ottimo) non abbiamo fatto i tre punti che ci sarebbero serviti.

\r\nInfine, Allegri, mai acclamato dai tifosi così come avveniva con Antonio Conte, chiama a raccolta il pubblico dello Juventus Stadium:\r\n

Finora i tifosi sono stati eccezionali. Ma domani sarà una partita speciale, particolare, per l’importanza del risultato. Ci sarà da soffrire, da star dentro la partita, tutti insieme: noi per primi e i tifosi insieme a noi. Calcisticamente parlando, sarà una partita di grandi tensioni ed emozioni. Ci dovrà essere un’atmosfera bellissima, di grande entusiasmo e positività da parte nostra e del pubblico. I ragazzi sono assolutamente in grado di vincere questa partita domani sera.

\r\n\r\n\r\nDi fianco al tecnico bianconero, c’è anche Claudio Marchisio, uno dei protagonisti assoluti della stagione della Juventus fin qui.\r\n

La differenza nel rendimento fra campionato e Champions esiste e riguarda tutto il calcio italiano, non solo la Juve. Ci sono sempre avversari che giocano a viso aperto – ammette Claudio – , molto più preparati a giocarsi la partita. In Italia invece le avversarie si snaturano rinchiudendosi nella propria metà campo e difendendo in 10 dentro la propria area. I nostri ultimi anni in Champions sono stati sempre visti in modo negativo, ma l’anno scorso ci siamo giocati una semifinale di Europa League, c’è stato un processo di crescita. E ora c’è questa sfida, la prima vera partita fondamentale dell’anno.

\r\nPer la Juventus quella contro l’Olympiacos sarà una finale a tutti gli effetti:\r\n

Tutto dipende dalla sfida di domani, giocheremo contro un avversario non facile che ha battuto in casa sia noi che l’Atletico. Ma saremo alla Stadium, sappiamo che il pubblico ci darà una grossa mano. Abbiamo la seconda difesa d’Europa con pochi giocatori lì dietro che stanno giocando sempre, ma il merito è di tutta la squadra. All’estero la stampa spagnola ci ha fatto tanti complimenti per la prova di Madrid: con l’Atletico abbiamo fatto la partita per 90 minuti, contro chi aveva messo in difficoltà anche il Real Madrid. Ha ragione il mister: bisogna portare a casa anche un solo punto quando è il caso, in Europa anche questo può fare la differenza.

\r\nA chi dice che la Juve non stia giocando bene, Marchisio replica così:\r\n

Ci sono periodi in cui si gioca meglio – conviene – , a volte peggio. Direi che in questo mese abbiamo già regalato abbastanza a livello di prestazioni o punti, col Genoa o con l’Olympiacos. Dobbiamo continuare come stiamo facendo, questa squadra al di là delle assenze è sempre stata unita. E recuperando tutti pian piano, possiamo andare avanti per la nostra strada. La mia stagione? Il mio passaggio da prima alternativa a giocatore più utilizzato in gare ufficiali? E’ una stagione positiva per me e per la squadra, contano i risultati, la cosa più importante è che ci giochiamo domani il turno in Champions. Per quanto mi riguarda ho sempre cercato di farmi trovare pronto. Pirlo e Vidal si sono infortunati e stanno recuperando come mi successe l’anno scorso quando ebbi problemi al collaterale e rimasi fuori per tanto tempo. Ma ora abbiamo recuperato questi giocatori fondamentali – conclude – e poi sarà il mister a fare le sue scelte.

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