Dopo tre giorni di assoluto riposo la Juventus torna al lavoro senza 21 giocatori, ovvero i 15 nazionali e i 6 infortunati. Andrea Pirlo e il suo staff non potranno che lavorare su parte atletica e tecnica individuale con i tanti giovani aggregati, perché di tattica non se ne può fare. A preoccupare sono ovviamente le condizioni di alcuni calciatori attualmente in infermeria. Non è nulla di grave per Federico Chiesa, che con ogni probabilità non si aggregherà alla nazionale di Roberto Mancini e dopo la sosta sarà sicuramente disponibile.
Qualche pensiero in più lo dà Adrien Rabiot, ma già il fatto che ieri sera il francese sia andato in panchina contro la Finlandia, lascia intendere che l’infortunio non sia serio. Per Aaron Ramsey è fissato nel weekend il nuovo consulto medico, ma il gallese difficilmente riuscirà ad essere pronto per il 21 novembre, quando si giocherà Juve-Cagliari. Nel mirino c’è la successiva sfida col Ferencvaros del 24 o quella col Benevento del 28. Le tempistiche sono identiche anche per Alex Sandro, il cui infortunio si è protratto più a lungo del previsto.
Contro il Cagliari sarà sicuramente a disposizione Matthijs de Ligt il cui embargo per i contrasti è scaduto il 10 novembre. Quanto a Giorgio Chiellini, invece, lo stop dovrebbe essere più lungo: lo si rivedrà in campo con ogni probabilità a inizio dicembre. Un po’ di apprensione, invece, per Merih Demiral, che ieri sera è entrato nella ripresa di Turchia-Croazia, quando Vida, risultato positivo al coronavirus, era già stato fermato nell’intervallo. Non ci dovrebbero essere stati contatti tra i due, ma il difensore turco si sottoporrà già oggi a tampone.