I numeri solitamente non mentono e quelli della Juventus 2021-2022 dopo quattro giornate di campionato sono impietosi. Dopo quattro partite, i bianconeri hanno racimolato solo due punti: non succedeva dalla stagione 1961-1962, quando alla fine del campionato la squadra della famiglia Agnelli, allenata Julius Korostelev prima e da Carlo Parola poi, chiuse al 12° posto. Era già successo nelle stagioni 1942/1943 (3° posto finale) e 1955/56 (9° posto al termine della stagione).
Le prospettive per la rinascita di questa Juve non hanno insomma precedenti molto incoraggianti. Altri numeri, però, ci portano a riflettere sulla condizione mentale, atletica e tattica di questa squadra. La nuova Juventus di Allegri non ha mai segnato un gol nel secondo tempo. E ancora, nessun cambio è mai stato decisivo: dalle sostituzioni sono arrivati zero gol. Negli ultimi 15 minuti di gara sono tre le reti subite dalla Juventus, che è stata rimontata altrettante volte (Udinese, Napoli e Milan), lasciando per strada 7 punti.
C’è un indubbio problema nei secondi tempi, insomma, con la squadre che cala vistosamente alla distanza, fino a subire gol (un solo clean sheet fin qui, in Champions contro il Malmoe). Inoltre, la squadra fa maledettamente fatica a fare gol: quella storia secondo cui i 35 gol di Ronaldo si sarebbero distribuiti al resto della rosa non regge, almeno per ora.