La gara persa dalla Juventus col Benfica inevitabilmente segnerà uno spartiacque nella stagione della Juventus. Nel bene o nel male, perché o la squadra si risolleva, oppure il rischio è quello di vivere una stagione disastrosa. Secondo quanto raccontato dalla Gazzetta dello Sport, tra i dirigenti maggiormente arrabbiati al termine della prestazione contro i portoghesi, c’era Pavel Nedved. Il vice-presidente si è fatto sentire davanti ai tanti volti scuri dei calciatori. Sembra ci sia tensione tra i giocatori (come dimostra la mancata unità di intenti per andare sotto la curva), oltre che tra alcuni giocatori e l’allenatore.
Nello spogliatoio bianconero non ci sono più tanti senatori dopo gli addii di Buffon, Barzagli, Chiellini e compagnia e i nuovi che dovrebbero avere maggiore esperienza (Di Maria, Paredes, etc.), non si sono ancora accodati al capitano e ai vari Danilo e Szczesny.
Intanto, la società prova a correre ai ripari per quel che riguarda la preparazione atletica. La Juve inizia forte, ma dopo 15-20 minuti la prestazione comincia a calare in maniera impressionante. È per prima cosa un fattore mentale, perché quando la testa non c’è, le gambe non girano sicuramente, ma che ci sia qualcosa che non va a livello di allenamenti è altrettanto evidente. Secondo quanto riferisce Tuttosport oggi, Giovanni Andreini, ex preparatore di Roberto Donadoni, messo sotto contratto a luglio, sarà maggiormente coinvolto per quel che riguarda le perfomance dei bianconeri. I vari staff di Allegri si dovranno interfacciare maggiormente con lui per definire meglio i carichi di lavoro e le tipologie di allenamento.