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Juventus-Napoli, il virologo partenopeo: “Rischio assenti, meglio rinviare”

Ma il protocollo dice che i positivi sono da considerarsi infortunati

Juventus-Napoli, così come Genoa-Torino, rischia di essere rinviata. Si tratterebbe delle prime partite non disputate causa covid-19 nella stagione 2020-2021, poiché fin qui i calciatori contagiati sono stati ritenuti semplicemente infortunati. Lo sanno bene Torino (che ha perso entrambe le prime due partite), Milan e gli altri club che fin qui sono scesi in campo senza diversi calciatori. Nel prossimo weekend, però, il Genoa dovrebbe rinunciare a 10 calciatori, mentre si attendono i tamponi del Napoli, che ha giocato contro i rossoblu domenica.

Virologo Napoli: “Meglio rinviare la partita se…”

“Finora i tamponi per i calciatori del Napoli, sono sempre stati negativi – spiega a Radio Punto Nuovo Giuseppe Portella, professore e direttore del laboratorio che si occupa dei tamponi del club partenopeo –  L’ultima volta che li abbiamo contati, ne abbiamo effettuati 4.000. Attualmente i giocatori stanno effettuando i tamponi, intorno alle 17:30 arriveranno in laboratorio e domani mattina potremo dare un responso”. In caso di calciatori positivi, gli azzurri si presenterebbero decimati a Torino, senza Insigne, probabilmente Manolas e gli eventuali contagiati. “Ipotizziamo che, facendo i dovuti scongiuri, un certo numero di giocatori sia infetto: se è previsto che debbano giocare nonostante gli infetti – chiede il virologo –  il Napoli allora deve schierare la Primavera. Sarebbe opportuno rimandare la partita”.

Insomma, si chiede un’eccezione al protocollo che potrebbe creare un precedente pericoloso. Le squadre che sono fin qui scese in campo senza diversi giocatori positivi, possono chiedere dunque di rigiocare la partita? Il protocollo non prevede un numero di contagiati massimi per disputare le gare. È un pastrocchio, ma perché il problema si sta ponendo solo ora? Se fossero solo 3-4 i contagiati del club di De Laurentiis, perché non si deve giocare esattamente come è successo fino ad ora?

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Pubblicato da
Alberto Zamboni