Juventus-Napoli: protocolli violati, deferiti De Laurentiis e il medico
Arrivato dopo 3 mesi il deferimento per il Napoli in seguito all’utilizzo contro la Juventus di 3 calciatori sottoposti a quarantena
A distanza di quasi tre mesi, finalmente la giustizia sportiva si muove per quanto accaduto lo scorso 6 gennaio in occasione di Juventus-Napoli. Prima della gara terminata con il punteggio di 1-1, tre giocatori partenopei furono fermati da un provvedimento di quarantena da parte dell’Asl, ma il club partenopeo ha deciso di portarli ugualmente a Torino e farli giocare. Per questo motivo, la Procura della Figc ha deferito il Napoli, il suo presidente Aurelio De Laurentiis e il responsabile sanitario Raffaele Canonico “per non aver provveduto a far rispettare o comunque per non aver vigilato sul rispetto delle norme in materia di controlli sanitari, e in particolare per aver consentito o, comunque, non aver impedito ai calciatori Stanislav Lobotka, Amir Rrhamani e Piotr Zielinski (risultato positivo 2 giorni dopo, ndr) di partire da Napoli alla volta di Torino con l’aereo lo scorso 5 gennaio, insieme al resto del ‘gruppo squadra’, e di partecipare lo scorso 6 gennaio alla gara valevole per il campionato di Serie A Juventus-Napoli”.
Juve-Napoli: i partenopei hanno ignorato la quarantena
“Tutto ciò – si legge nel dispositivo – nonostante i tre citati calciatori fossero stati sottoposti a quarantena domiciliare sino al 9 gennaio, come disposto dall’ASL Napoli 2-NORD, con nota, avente ad oggetto ‘Provvedimenti da adottare per positività al TNF di alcuni componenti del Gruppo Squadra SSC Napoli’, comunicata il 5 gennaio alle ore 17.01. La società è stata deferita per rispondere a titolo di responsabilità diretta della violazione dell’art. 6, comma 1, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal presidente Aurelio De Laurentiis e a titolo di responsabilità oggettiva della violazione dell’art. 6, comma 2, del C.G.S. vigente, per il comportamento posto in essere dal responsabile sanitario Raffaele Canonico”. Curiosamente, l’anno prima un provvedimento dell’Asl fu ritenuto imprescindibile per scendere in campo, mentre in questo caso un provvedimento analogo è stato ignorato. Cosa rischia il Napoli? Sicuro una forte multa, per il resto dovremo attendere il processo sportivo.