Juventus-Napoli, la Lega: “Protocollo già usato per altre partite, si giochi”

La Lega Serie A ribadisce che Juventus-Napoli si deve giocare: ci sono già diversi precedenti, questa sera sarà 3-0 a tavolino

Juventus-Napoli si deve giocare e se, come sembra, il club di De Laurentiis non si presenterà, perderà la partita a tavolino con il punteggio di 3-0. Con una nota, la Lega Calcio di Serie A ha ribadito che il protocollo è uguale per tutti e che ci sono già stati casi analoghi a quelli club partenopeo. Non sembra però aver capito l’antifona il club azzurro, che ha parlato tramite il capo della comunicazione Nicola Lombardo: il portavoce ha ribadito che il Napoli non sarà a Torino perché la trasferta è stata vietata dall’Asl “che decide in materia di isolamento, come ha ricordato in queste ore anche il Ministero della Salute”.

Il comunicato della Lega Serie A su Juve-Napoli

In realtà, il Ministero della Salute ha ribadito genericamente il ruolo delle Asl, ma non è entrata nel merito della questione calcistica che è regolata dal protocollo redatto “con il CTS e integrato dalla Circolare del Ministero della Salute lo scorso 18 giugno”. Di seguito il comunicato della Lega Serie A che non ammette repliche:

“In relazione alla comunicazione formale ricevuta dalla SS Napoli Calcio – si legge nella nota – la Lega Serie A chiarisce che il sistema di regole in vigore deve garantire massima tutela della salute per le persone coinvolte, parità di trattamento tra i vari club, nonché rispetto dei principi di lealtà sportiva. Nel merito è opportuno ricordare che la nota della ASL campana si è limitata a notificare il provvedimento ordinario di isolamento fiduciario nei confronti dei contatti stretti del giocatore Zielinski. Nel caso di specie, invece, si applica il Protocollo Figc concordato con il CTS e integrato dalla Circolare del Ministero della Salute lo scorso 18 giugno, che recepisce il parere del CTS n. 1220 del 12 giugno 2020, che non è stato tenuto in considerazione neanche nella mail del vice capogabinetto del Presidente della Regione Campania. Tale norma di ordinamento statale a carattere speciale, applicabile alla situazione del Napoli che presenta due calciatori positivi al covid-19, è la stessa utilizzata più volte nel corso della stagione per permettere, a puro titolo di esempio, al Torino di affrontare l’Atalanta, al Milan di recarsi a Crotone o al Genoa di andare a giocare al San Paolo, e oggi all’Atalanta di scendere in campo contro il Cagliari. Il protocollo prevede regole certe e non derogabili, che consentono la disputa delle partite di campionato pur in caso di positività, schierando i calciatori risultati negativi agli esami effettuati e refertati nei tempi previsti dalle autorità sanitarie. Il Consiglio di Lega ha inoltre approvato un preciso regolamento da adottarsi in caso di positività plurime che possono portare al rinvio gare solo al verificarsi di determinate condizioni che, al momento, non si applicano al caso del Napoli, e non sussistono provvedimenti di Autorità Statali o locali che impediscano il regolare svolgimento della partita. La “ratio” del protocollo resta, quindi, quella di consentire la disputa di tutte le partite e conseguentemente la conclusione regolare della Serie A TIM”.