Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, gli avvocati della Figc ritengono che l’Asl non abbia motivato adeguatamente lo stop ai calciatori azzurri in partenza per Juventus-Napoli. Quanto accaduto sabato rimane velato da un alone di mistero, con una trama quasi da film: i giocatori di Gennaro Gattuso che lasciano Castel Volturno, ma prima di salire sull’aereo vengono bloccati non si sa come dall’Asl. Non sembra ci siano stati mezzi con sirene spiegate ad impedire il viaggio degli azzurri, anzi, l’Asl Nord 2 ha poi dichiarato di non aver proprio fermato la truppa di De Laurentiis, ma di aver solo disposto l’isolamento fiduciario su interrogazione da parte del club.
Si va verso la soluzione “politica” senza 3-0 a tavolino, con recupero della partita a gennaio e con penalizzazione per il Napoli, ma gli avvocati della FIGC dovranno anche motivare un provvedimento di “grazia”. Nessuno, infatti, sostiene che l’Asl non abbia competenza in materia di salute, ma può intervenire, leggiamo sul quotidiano, “solo se, nel loro territorio, di fronte a casi cogenti (un aumento pericoloso dei contagi, una situazione preoccupante nelle terapie intensive) sia necessario impedire al gruppo squadra di muoversi per svolgere allenamenti e partite”.
E proprio qui sta l’inghippo: sempre che sia stata l’Asl a bloccare gli azzurri in partenza per Torino, il provvedimento “va però adeguatamente motivato”, cosa che non è accaduta secondo i legali di Gravina, anzi ci si sarebbe comportati come se il protocollo, inviato anche all’Asl di Napoli dal ministero della Salute, non sia mai esistito.