La sfida continua. Come per la scorsa stagione, anche in questa nuova annata Juventus e Napoli si presentano ai nastri di partenza con un obiettivo comune: il tricolore. Sabato 31 alle 20:45, all’Allianz Stadium di Torino, si respirerà già aria di scudetto, poiché i bianconeri e i partenopei sono le due principali candidate alla vittoria finale. La Juve viene dallo 0-1 del Tardini di Parma, contro i gialloblu, che ha fornito indicazioni complessivamente positive. La Vecchia Signora, infatti, ha comandato il gioco per larghissimi tratti del match, mantenendo quasi sempre il baricentro alto e regalando sprazzi di buonissimo calcio soprattutto negli ultimi 25-30 metri. Di contro, però, Madama ha sofferto leggermente le sortite offensive per vie esterne del Parma e, in particolar modo nella ripresa, ha commesso qualche errore tecnico di troppo, come purtroppo accadeva spessissimo anche nella stagione passata.
Il Napoli ha sbancato l’Artemio Franchi di Firenze battendo la Fiorentina in un pirotecnico 3-4. Gli azzurri, per oltre 30 minuti del primo tempo, hanno patito parecchio la travolgente intensità agonistica e il pressing ultraoffensivo della Viola. Poi, pian piano, sono cresciuti in maniera esponenziale riuscendo a portare a casa 3 punti preziosissimi. Senza Pjaca, Perin e Ramsey fermi ai box, Maurizio Sarri (ancora incerta la sua presenza in panchina contro i partenopei) sembrerebbe propenso a schierare un 4-3-3 formato da: Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanić, Matuidi (Rabiot); Douglas Costa (Bernardeschi), Higuaín (Dybala), Cristiano Ronaldo. La squadra di Carletto Ancelotti, che molto difficilmente potrà fare affidamento su Milik, dovrebbe scendere in campo all’Allianz Stadium con un 4-2-3-1 composto da: Meret, Di Lorenzo, Manōlas, Koulibaly, Ghoulam (Mário Rui); Allan, Zieliński; Callejón, Fabián Ruiz, Insigne; Mertens.
Per quanto concerne la fase di non possesso, la Juve dovrà cercare anzitutto di effettuare un pressing tambureggiante già sul primo portatore di palla avversario, visto e considerato che l’undici azzurro ha incontrato non poche difficoltà nel superamento della prima linea di pressione contro la Fiorentina. Inoltre, la Vecchia Signora avrà l’obbligo di presidiare attentamente le fasce, sempre assai sfruttate dai partenopei, magari ricorrendo al raddoppio ove necessario. In fase di possesso, invece, bisognerà provare a scambiare corto in velocità specie negli ultimi 25-30 metri, affidandosi al dialogo costante fra gli attaccanti. Tentare di far male al pacchetto arretrato azzurro tramite i cross dal fondo potrebbe non sortire l’effetto desiderato, questo in virtù delle notevolissime abilità nel gioco aereo da parte dei due centrali difensivi di Ancelotti.
Il Napoli è un squadra spesso alla ricerca delle sovrapposizioni esterne, volte alla superiorità numerica sulle corsie laterali. Gli esterni recitano un ruolo fondamentale nel credo tattico ancelottiano, in quanto devono garantire ampiezza, aprirsi e alzarsi moltissimo (in particolar modo i due terzini). Anche l’attacco alla profondità è una caratteristica ben definita del Napoli attuale, sovente utilizzata per innescare la grande rapidità della prima linea partenopea. Mentre nella fase di non possesso i campani alternano sovente un pressing altissimo a un atteggiamento un pizzico più prudente, ossia quello di chiudere tutte le linee di passaggio nello specifico per vie centrali. Juventus-Napoli sarà il primo vero scontro scudetto della stagione.
È vero, si tratta comunque solo della seconda giornata di campionato, ma un eventuale passo falso (di entrambe) potrebbe già essere pernicioso sotto il profilo mentale. Madama dovrà essere cinica e spietata in zona gol, in modo tale da capitalizzare al massimo le occasioni create, ma al contempo occorrerà essere concentrati al 100% sulla fase difensiva. Dunque, nessun alibi per i campioni d’Italia, desiderosi di lanciare subito un segnale forte al club di De Laurentiis e alle inseguitrici.